martedì 11 dicembre 2012

SALERNO: DA POVERI A MISERI.



Quando la povertà diventa miseria. Majid Rahnema


Il Censis nel rapporto 2012 sulla situazione sociale del Paese avverte che la ricchezza finanziaria si è quasi dimezzata. I poveri sono diventati oggetto di studio e di compassione istituzionalizzata, oggetto dei discorsi di presentatori televisivi e di  politici con la pancia piena. Ma attenzione non facciamoci distrarre dall’effetto, non facciamoci sfuggire il vero progetto. Guardiamo Salerno ( ma come dire uno spaccato).In povertà si taglia sui libri e sui giornali, si và meno al cinema ed a teatro, si fa meno sport, si và meno in palestra; aumentano di acquisti di cibi scadenti e c’è meno consumo di frutta e verdura. Il futuro che si prospetta è di persone ignoranti, malnutrite od obese, sedentarie o oziose. Il prof. Majid Rahnema , un saggio iraniano di 89 anni , ci ricorda che “ Il sopravanzare della povertà, quale fenomeno di stretta natura economica, ha avviato un processo erosivo consumando non solo risorse ma anche parole , idee,etica e spiritualità per  mutare in miseria come tumore dell’intelletto”.

Il progetto dei manovratori della crisi economica  è quello di “depotenziare” i poveri ( tutti noi ) delle conoscenze di cui siamo depositari, del modo di comportarsi nella vita quotidiana, delle battaglie che si combattono ogni giorno per salvaguardare la libertà dai bisogni imposti dall'esterno.

IL PROGETTO IN CORSO NON E’ TRASFORMARE IL BENESTANTE IN POVERO ( perché quello è già stato raggiunto) MA I POVERI IN MISERI.

LA VERA GUERRA E’ CONTRO LA POTENZA DEI POVERI

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