IL TESTAMENTO OLOGRAFO DEL CS BORTOLETTI DELL'ASL DI SALERNO
Con la deliberazione n. 593 del 22/6/2011 è stato approvato dal Commissario Straordinario dott. Bortoletti il bilancio consuntivo dell’ASL di Salerno per l’anno 2010. Nel provvedimento si dice che la sanità salernitana provinciale ha un debito da conto economico di 244 milioni di euro e dal 2010 ad oggi senza tema di smentite, credo sia in mobilità ascendente. E’ una deliberazione “ strana”, perché dovrebbe cristallizzare la situazione economico –patrimoniale dell’Asl al 2010 però è farcita d’incisi relativi a ciò che il colonnello sta per fare, di ciò che dovrebbe fare e non riesce – MAI PER SUA RESPONSABILITA’ - ; di ciò che andrebbe fatto ma non si può fare; e di difficoltà che tra l’altro non riguardano la ASL vedi le Gestioni di Liquidazione che di diritto dipendendo dalla Regione. Mi sembra il percorso logico di Caldoro sulla spazzatura in nuce “ NON E’ COLPA MIA E NON POSSO FARCI NIENTE”. E così il nostro bilancio d’esercizio “ con le stellette” ci ricorda che la situazione è disastrosa, sarà difficile se non impossibile migliorarla, vi sono troppi problemi creati da altri e attualmente incancrenitisi di inimmaginabile soluzione . Se può essere di consolazione c’è anche il Collegio Sindacale che da tempo ha ricordato all’Asl, che le finanze sono una vera Caporetto( come se non avesse le sue responsabilità quale organo dell’ASL). Di poi nella deliberazione non mancano le sculacciate a taluna dirigenza . La verità è che per metterla sul tecnico più che un provvedimento amministrativo, questa deliberazione mi sembra un testamento olografo , ne ha tutte le caratteristiche: contiene le volontà del testatore espresse liberamente, rispetta un rigore formale e si desumono le sue reali volontà liberamente manifestate , è scritto per intero, datato e sottoscritto di mano , sempre del testatore. Quale de cuius (hereditate agitur) lascia quale massa ereditaria una sanità salernitana più malata dei malati. E mi viene in mente il poemetto grottesco di Henri Cazalis che ispirò la Danza Macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns. Andate a leggere il testo in rete è UGUALE, dovete solo impersonare gli scheletri con i cittadini salernitani, con la differenza che quest'ultimi non rientrano al canto del gallo.
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