domenica 26 giugno 2011


IL TESTAMENTO OLOGRAFO DEL CS BORTOLETTI DELL'ASL DI SALERNO


Con la deliberazione n. 593  del 22/6/2011  è stato approvato dal Commissario Straordinario dott. Bortoletti  il bilancio consuntivo dell’ASL di Salerno per l’anno 2010. Nel provvedimento si dice che la sanità salernitana provinciale ha un debito da conto economico di  244 milioni di euro e dal 2010 ad oggi senza tema di smentite, credo sia in mobilità ascendente. E’ una deliberazione “ strana”, perché dovrebbe cristallizzare la situazione economico –patrimoniale dell’Asl al 2010 però è farcita d’incisi relativi a ciò che il colonnello sta per fare, di ciò che dovrebbe fare e non riesce – MAI PER SUA RESPONSABILITA’ - ; di ciò che andrebbe fatto ma non si può fare; e di difficoltà che tra l’altro non riguardano la ASL vedi le Gestioni di Liquidazione che di diritto dipendendo dalla Regione. Mi sembra  il percorso logico di Caldoro sulla spazzatura in nuce “ NON E’ COLPA MIA E NON POSSO FARCI NIENTE”. E così il nostro bilancio d’esercizio “ con le stellette” ci ricorda   che la situazione è disastrosa, sarà difficile se non impossibile migliorarla, vi sono troppi problemi creati da altri e attualmente incancrenitisi  di inimmaginabile soluzione .  Se può essere di consolazione c’è anche il Collegio Sindacale che da tempo ha ricordato all’Asl, che le finanze sono una vera Caporetto( come se non avesse le sue responsabilità quale organo dell’ASL). Di poi nella deliberazione non mancano le sculacciate a taluna dirigenza .  La verità è che per metterla sul tecnico più che un provvedimento amministrativo, questa deliberazione  mi sembra un testamento olografo , ne ha tutte le caratteristiche: contiene  le volontà del testatore espresse liberamente, rispetta un rigore formale e si  desumono  le sue reali volontà liberamente manifestate ,  è  scritto per intero, datato e sottoscritto di mano , sempre del  testatore. Quale  de cuius (hereditate agitur)  lascia quale  massa ereditaria  una  sanità salernitana più malata dei malati. E mi viene in mente il poemetto grottesco di Henri Cazalis che ispirò la Danza Macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns. Andate a leggere il testo in rete è UGUALE, dovete solo impersonare gli scheletri con i cittadini salernitani,  con la differenza che quest'ultimi non rientrano al canto del gallo.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.