sabato 15 dicembre 2012


INNO DI MAMELI NO!!!!: C'E' LA CRISI
 
Inno nazionale prima di ogni seduta consiliare al comune di Salerno. In principio erano in dieci a volerlo: Zitarosa, Stasi, Viviano, De Pascale, Provenza, Cammarota, Gagliano, Ferrara, Celano e Adinolfi. Quest’ultimo il più tricolore tra i consiglieri comunali, pronti e ben felici di alzarsi in piedi, mettere la mano sul cuore e cantare l’Inno di Mameli prima di ogni consiglio comunale.
De Luca pare abbia commentato la proposta spendendo poche parole, sul tipo che il tempo è prezioso non è certo tra gli argomenti più improrogabili in un momento di crisi.

Il Commendatore però non sapeva che ne avevano discusso, prima per due ore  -  sull’opportunità o meno di inserire l’Inno d’Italia nell’ordine del giorno di ogni assise consiliare -. E la discussione si è protratta tra i membri della commissione “tra urla e recriminazioni” per poi optare alla fine e rimandando a data da destinarsi la decisione sulla questione.

Il “patriottico” Adinolfi che, a commissione conclusa, ha commentato con amarezza: «Sarebbe stato un bell’esempio di amore per il nostro Paese».
Per come è andata a finire la vicenda chi più di Leo Longanesi ha ragione:

 Nulla si difende con così tanto calore quanto quelle idee a cui non si crede.

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