Salerno, via Velia : La memoria calpestata. Povero Falvella
Intorno alle 19.00 del giorno 7/7/72 muore Carlo Favella. Ideali politici, appartenenza, fanatismo, un cocktail micidiale che ha spento diverse vite sia da una parte che dall’altra. Tanti tra gli anni 70 e 80 sono stati parte di quegli eventi come comparse o protagonisti, nel ruolo di possibili vittime e dimenticando quante volte si sono proposti come carnefici . Il significato ed il senso di quel piccolo simulacro in via Velia è dedicato a tutte le giovani VITTIME di quel tempo ed ha l’onere di stimolare i ricordi – belli e brutti - di chi lo ha vissuto per insegnare alle nuove leve di non commettere gli stessi errori. Il problema che le nuove leve interpretano assai male il “ monumento a Favella” lo usano come podio dopo una partita a piazza Flavio Gioia, o come panchina; come piattaforma per neo-cubiste o cubisti e gli dei sanno cos’altro. Non sarà certo colpa loro la domanda è : “ Ma i genitori hanno spiegato ai propri figli il significato di quell’ara e dei sentimenti - a volte sbagliati - che l' hanno animata”. La verità è che , per quello che si vede in queste foto, è il caso di prendere coscienza che le nuove leve sono, in parte, ciò che gli insegniamo. I genitori di questi ragazzi “ NULLA”.
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