venerdì 2 settembre 2011

LA CREMAZIONE RITO DI ALTA CIVILTA'

Innanzitutto voglio rassicuravi che l’argomento che tratto non è conseguenza di depressione post-feriale, il fatto è che una delle  letture estive mi ha spinto a riflettere sulla differenza tra inumazione e cremazione . Qualche “ clik” sul web e  capisco  che il Comune di Salerno non ha preso ancora una posizione netta in materia di cremazione di cadaveri. Manca infatti un  regolamento comunale per la cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri e l’unico impianto presente nelle nostre zone  è privato e trovasi a Montecorvino  – tra l’altro diverso tempo fa oggetto d’indagine dei CC-. Sarebbe il caso, viste le crescenti richieste del salernitani verso questo “rito” che si iniziasse a pensare di costruire un impianto comunale, si prevedessero aree di dispersione comune cimeteriale, zone di allocazione dedicate alle  urne cinerarie – c.d. colombai -  e così via. Date uno sguardo al sito web di Galliate( NO) comune piemontese di 15.000 anime,  possiamo non essere secondi a nessuno, anche nel trapassare. Qualche “scartoffia”, due marche da bollo di €. 14.62 l’una e €.431,00 – tariffa ministeriale – per il servizio pubblico di cremazione. Molto in opere si stà facendo per chi c’è e ci sarà, niente ancora per chi se ne andrà.  Le imprese private dicono. “ Gli odierni cimiteri sono gigantesche e ingombranti strutture, e la cremazione è invece una pratica igienica ed ecologica che permette di ridurre considerevolmente gli spazi e i costi destinati ai defunti.”. Per me la scelta della cremazione ha delle motivazioni più “ideologiche”: il rito, la tradizione, il fuoco, la purificazione, la polvere,il ritorno alla terra, la custodia familiare. Diamo la possibilità a tutti i salernitani di scegliere come passare nell'aldilà. 

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