SALERNO: IL SINDACATO, LA SANITA’ E L’IDRA DI LERNA.
Ho creduto di trascinare nell’agone sindacale della sanità il modello del sindacalismo rivoluzionario per arginare l’ìllegalità, per la giustizia sociale, per i cittadini bisognosi ma non è possibile, perché questi sindacati sono oramai una testa dell’IDRA ( mostro mitologico dalle 7 teste).
Sì è vero , nel primo periodo della mia esperienza c’è stato un riscontro e partecipazione dei lavoratori – soprattutto quelli stanchi e bistrattati – a ben volere coinvolti nella buona battaglia. Ti seguono, seppure quasi mai fratelli dello stesso ideale, perché interessati all’obbiettivo tangibile : attaccare l’illegittimità temporanea , ma non la difesa del principio di legittimità tout-court ( anche perché un giorno questo potrebbe venire a loro scapito). Ma pur accettando il fine mercenario..., si và avanti. L’altra difficoltà è che sotto l’aspetto tecnico per contrastare lo strapotere familistico si ha bisogno di un forte gruppo di AZIONE capace di tradurre la miriade di segnalazioni di illegittimità ed inefficienze che provengono da tutti gli ospedali, distretti ed uffici, in REAZIONE.
La reazione deve essere riportata in 4 ambiti: il primo nelle sedi assembleari coinvolgendo le altre organizzazioni sindacali, purché non abbiano interessi confliggenti con la buona battaglia - questo perché i sindacati si reggono sulle tessere dei lavoratori e, quindi, ogni azione viene soppesata con attenzione, considerando i riflessi sulle possibili perdite d’iscritti-. Il secondo i media. Essi devono amplificare la battaglia con quel giusto clamore, ma lo fanno, per lo più, se invogliati della vendita di più copie di giornali. Il terzo è politico. Concordare con la parte politica un'azione comune è complesso. Qui l’avversario è di turno non sempre lo stesso - o forse sì - , esso valuta quanta visibilità e consenso elettorale può ricavarne dalla battaglia; oppure considera se per il passato ha commesso anche lui illegalità del genere o potrebbe dover fare altrettanto per il futuro. Ambito complicato. Ed infine, il quarto ambito la magistratura penale e contabile. Sia il denunciato che il denunciante sanno, che questo deterrente all’illegalità sarà diluito dalla lentezza del riscontro nel breve periodo. Come si vede è una guerra di convergenze o di sposalizio di divergenze, estenuante ed impegnativa. Essa richiede una elaborazione di piani giornalieri con unità mobili pronte a cambiare direzione e disposte a perdere in una battaglia molti “soldati” per conflitto d’interessi; così come di arruolarne pochi altri dell’interesse opposto.
Insomma per usare una espressione non mia : una vera e propria Tortuga con pochi corsari e molti pirati.
Il compito più difficile è sfruttare ogni mezzo per raggiungere l’obbiettivo, ma celando e difendendo gelosamente nell’animo l’IDEA. La conclusione è che, il più delle volte , la battaglia è impossibile perché la geometria del quadrilatero (sindacato/politica/media/magistratura)è imperfetta, proprio per la infinità delle variabili. Esempio. Illegalità , attaccano i sindacati autonomi; i media non riportano; i politici non hanno interesse la magistratura riceve ma ritarda. L’illegalità perpetua. Iniquità: attaccano tutti i sindacati, i politici non sostengono, partecipano solo pochi media e la magistratura non interviene. L’illegittimità perpetua. E così via.
Ed allora l’IDRA si alimenta della sua stessa linfa che è l’illegalità,l'iniquità, l'inefficacia e l'inefficienza. Il sindacato dovrebbe combatterla ma preferisce nella complessità negoziare e diviene esso stesso testa della mostruosa creatura. L’illegalità entra nel tessuto, ne forma la struttura, con essa organizza i quadri e la dirigenza, ne ispira l’azione amministrativa , intreccia e salda i rapporti con e tra i lavoratori.
Forse ad uccidere l’IDRA DI LERNA, potrà esere solo l'IDRA stessa quando ognuna delle teste inizierà a mangiare l'altra , tutte affamate da un appetito crescente che non potranno soddisfare all'esterno.
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