martedì 30 ottobre 2012

HALLOWEEN: ME NE FREGO


 Facciamogli la festa mandiamoli ai giardinetti

DOMANI dovremmo sorbirci tutti i discorsi su halloween . Che palle,  i cristiani ortodossi contro halloween. Che palle, gli halloweenesi mascherati da mostri. Che palle, gli snob indifferenti. Tutti più o meno uniti da una zucca, colpita anch’essa dalla crisi , le cui vendite non sono decollate neppure nella ricorrenza – fonte coldiretti -. Ed anche in questo caso ringraziamo Montingham.

Qui invece ricordiamo la tradizione romana dove i nostri Padri dedicavano una festa ai morti chiamandola Parentalia. Le Parentalia si svolgevano nella settimana dal 13 febbraio al 21 febbraio (che era la festa dei morti), che poi il calendario gregoriano ha stravolto.

Ovidio racconta di un rito: una vecchia signora, circondata da giovani donne, doveva mettere tre grani d'incenso sotto la porta, doveva legare dei fili ad un fuso scuro e mettersi in bocca sette fave nere. Dopodichè, una testa di pesce cucito con ago di rame e cosparso di vino veniva messo a cuocere, e se ne beveva il residuo. L’Idea potrebbe essere far svolgere il rito ai politici. Comunque sia Halloween, Ognissanti, Parentalia, tutte ricorrenze volute da CAPI , Monarchi e Papi per far fare festa al popolo. Noi coltiviamo la speranza che un giorno assai vicino sia il popolo a fare la festa agli oligagarchi.

GUARDATE LA SICILIA E PREPARATIVI POLITICI SALERNITANI :

                               PRESTO MOLTI AI GIARDINETTI


Elezioni in Sicilia . Vince su tutti l’astensionismo . Soltanto il 47,4% degli aventi diritto è andato alle urne, contro il 66,68% del 2008. La maggioranza dei siciliani ha disertato il voto, come non era mai accaduto dal '48 ad oggi. Il vincitore di queste elezioni (il primo non democristiano o ex democristiano), nessuno avrà una maggioranza all'Assemblea regionale dove saranno eletti 89 deputati, oltre al presidente della Regione.

Governerà il PD. Schiaffone al PdL. Ottimo risultato dei 5 stelle.


Fuori dall'assembla Fli , Idv , Federazione della sinistra e Sel.


Attenzione. Il 31% del 47,5% equivale sì e no al 14% degli aventi diritto al voto.

Si perpetua il golpe oligarchico chiunque amministri è una stretta minoranza a


comandare.
Il sistema Montingham stà trionfando .

domenica 28 ottobre 2012

 
I VECCHI  POLITICI  A SALERNO SONO  DISPERATI.
 
 
Grande fermento politico a Salerno in questi giorni. Caldoro ci ricorda che bisogna tornare alla politica con la P maiuscola ed invita alla collaborazione.( Lui??) Poi, sempre Caldoro, nella veste del grande pacificatore ,  chiede a de Luca di non perdersi in litigi con Squinzi.( accidenti che interventone). Di par loro Russo e Iannone invitano  Landolfi a partecipare all'Agenda SAlerno ( bene mi sembra giusto siamo vicini al voto è utile un progetto di rivitalizzazione del territorio) . L'on. Valiante inaugura il comitato portarotese per Bersani( ma c'è ancora Bersani?). Mentre Vendola alla nostra università preannuncia dimissioni ( ..se condannato!!) Notiziona:  Farnetano è il nuovo coordinatore di Alleanza per l'Italia.( e chi è??)  Cirielli già si espone per le primarie, il suo candidato è Alfano.( alla faccia del rinnovamento) Ma l'acme si raggiunge  a palazzo SAnt'agostino dove per rifondare il centro-destra Caldoro parla di meritocrazia e di onorabilità delle rappresentanze politiche ( ho capito bene??? Caldoro??)
Conclusioni.  Figurarsi,  il centro-destra brancola nel buio e dimostra tutta la sua disperazione affidandosi a Caldoro come volto nuovo della politica e rappresentante di una ricostruzione. Il centro-sinistra, nientedimeno,  con il battage promozionale delle primarie di Renzi e con il velenoso abbraccio a De Luca,  spera in un rilancio impossibile. Il gruppuscolo UCD,FLI,API e gli altri appaiono come pugili suonati. Nel frattempo chi si diverte, ma veramente,  sono i 5 stelle che crescono ogni santo giorno, grazie anche al  materiale fornito dai politici  per svergognarli e ridicolizzarli. E tutti ad aspettare il risultato in Sicilia che condanni, definitivamente a morte i vecchi politici.
 

venerdì 26 ottobre 2012



STASERA ORE 18,30 IN PROVINCIA: ONORE AGLI ASSENTI


Che in politica non esistano più spinte ideologiche è acclarato, ma sempre per mancanza di UOMINI ( scritto tutto maiuscolo), e per convenienza dei non-uomini.


Ma che stasera a Salerno in provincia si farà intervenire Caldoro con tutti gli onori , sul come si dovrebbe riformare il PDL ha dell’incredibile. Ma come possono esponenti dal passato - evidentemente per molti “troppo passato” - nell’ex MSi, svenduto ad AN e, poi ad una specie di partito come il PDL  - che dopo 4/5 anni già si pensa di dover rifondare - ad ascoltare ed annuire alla cazzate che dirà il presidente??? E' mortificante che a prendere lezioni siano persone che hanno combattuto nelle piazze e messo in pericolo la propria vita per un IDEALE, e stasera stiano lì a mischiarsi con gli accoliti del fondatore del Nuovo PSi ??? Un nuovo PSI che ha nella redazione del proprio giornale di partito GREMBIULINI E COMPASSI e, cioè il nipote del maestro massone GABRIELE BRENCA. Che nella sua segreteria continua l’andirivieni dei soliti vecchi garofani, prima di essere stati tutto ed il suo contrario, dopo tangentopoli.Lo sapete che vi dico: 

ONORE A TUTTI GLI ASSENTI!!!

mercoledì 24 ottobre 2012

CALDORO LA MASCHERA TRAGICA SI E' ROTTA.



A CALDORO SI E’ ROTTA LA MASCHERA, E NON DA POCO.
La sua strategia nel governo della Campania è vergognosa. Ha accettato di ereditare la gestione di un ente con finanze disastrate, e non ha fatto nulla per migliorarne la situazione. Ostaggio della sua stessa “bellezza politica”, si loda per le iniziative, di sola apparenza che pone in essere , ma nel concreto non ha fermato l’emorragia di risorse economiche che aggrava il presente ed il futuro della nostra regione. Così come non ha posto in essere investimenti per la crescita. E’solo preoccupato a garantirsi l’appoggio di una precaria maggioranza; a tutelare il territorio napoletano e coltivare la sua falsa immagine di “ socialista efficiente e perbene”.


Leggiamo i giornali di stamattina sono un bollettino di guerra per il territorio di Salerno : 


1) La regione non paga il debito di 5 milioni di euro con il CSTP ed il trasporto a Salerno boccheggia. Tutti dal Prefetto per avere ciò che è proprio.


2) La regione non rispetta il contratto di servizio con Trenitalia e 12 treni per i pendolari salernitani vengono cancellati.


3) La regione non onora i debiti con la comunità montana e da 16 mesi gli idraulici forestali non prendono lo stipendio.

«O quanta species, inquit, cerebrum non habet!». E così disse la volpe guardando la maschera
tragica. ( Fedro Fabulae, I,7).

Solo che per sfortuna di Caldoro la maschera si è pure rotta.

venerdì 19 ottobre 2012


DE LUCA, LE LUCI DI NATALE …ED UNA STORIELLA.
 

Filomena… Filooo, sono tornato. Così Cosimo varcando la soglia di casa , in modo affettuoso, chiamava la moglie. E continuando: sapessi cosa  ho visto stamattina girando per il centro.
-       Cosa? Dai sentiamo stà grande novità  -rispondeva incuriosita la moglie -.
-       Ma lo sai che già stanno montando le luci di natale!!!
-       Nientedimeno. Ma con tutti i cavoli che teniamo per la testa, mi comunichi stè notizie?? Ma ti pare che ad ottobre si può già pensare al Natale. Quello il Natale, grazie a Monti,  farà schifo a Natale, figuriamoci ad ottobre.
Uhè Filone, ma tu che vuoi da me, se  il sindaco ci stà pensando adesso, ritiene che sia un momento importante per la città. Sai quanta gente arriverà da ogni dove. 
- Ahee , che bella cosa – risponde piccata la moglie.
Filomè ma a te non ti và bene niente. Le luci , i colori, l’allegria, la gente per la strada. Non ci pensi, quello De Luca fa tutto questo per i salernitani. 
-Sì , sì come no – incalza Filomena – il traffico, lo smog, la sporcizia, la confusione, i parcheggi che non ci sono, le file nei negozi. Sì, sì lo fà proprio per noi. Lo capisci , o no che perdiamo il diritto di vivere il centro di Salerno.  Adesso con quel chiasso, lo spingi-spingi ma chi vuole arricchire. Chille tene a capa fresca.
Risponde Cosimo – eh,eh,eh, proprio di quello parlava al bar Don Antonio. Diceva così che con stà tarantella si arricchiscono solo i commercianti ed i ristoratori , ma a pagare siamo  noi cittadini  .
 Hai visto che tengo ragione – controbatte Filomena -.
Ma no Filomè , ma che capisce Don Antonio quello è cafone , parla così perché al suo bar tutta la gente  ci passa solo davanti ma non consumano niente e lui non ci guadagna.
Uhè Co’... , a me le luci non piacciono. E poi hai mai potuto capire quanto ci costano??? 
Sì, sì. Diceva Don Luigi o’filosofo 3 milioni di euro.
Quanto hai detto??? Chiedeva Filomena
3 milioni Filomè. – rispondeva prontamente Cosimo - .
O Madonna mia. Ma tu veramente dici??? Ma che siamo usciti pazzi. Ma qua non ci sono i soldi per mangiare  e le tasse , la Rai , Enel, Gas, l’IMU e..... chivemmurte. E si spendono tutti soldi per le luci???
Eh Filomè fossero solo quelli – dice Cosimo con tono da gran segreto -.
Ma perché non sono 3 milioni di euro??? Di più??? Ma forse di meno, vedi che ti sei sbagliato, hai capito male.
-No, no ribatte  - Cosimo -  ho capito troppo bene. Dopo che sono andato via è arrivato Gaetano il barbiere, perché oggi è lunedì ed è giorno di riposo. Lui che  sa sempre tutto è intervenuto sull’argomento e ci ha fatto riflettere su una cosa, dicendoci: " Vedete voi,  vi siete dimenticati che al costo dei 3 milioni di euro dobbiamo aggiungere le navette gratis per chi parcheggia all’Arechi; il Trenino, ma soprattutto l’energia elettrica. Quello solo di enél , il comune  spende 300 mila euro. E poi i netturbini ed i vigili urbani che fanno lo straordinario ed i doppi turni.  E poi ....ha detto altre cose che non mi ricordo più.
E così Cosimo uscendo dalla cucina esclama: “ Filomena ma che sono tutte se luci accese, spegnete un po, ’ che la corrente costa cara”. E Filomena tra i denti” Povero Cosimo e tu a sti luci pensi???”. Così Filomena  uscendo dalla stanza con gesto stanco e  rassegnato : SPENSE LA LUCE.

martedì 16 ottobre 2012



TOPONOMASTICA A SALERNO: DOPO SABATO VISCO, FRA GIOVANNI DA SALERNO.
TUTTA LA VERITA', NIENTALTRO CHE LA VERITA'




Continua il curioso viaggio nella toponomastica salernitana. Dopo la strada  titolata al prof Sabato Visco , firmatario del manifesto della razza del periodo fascista – poi precipitosamente impegnatosi a rinnegare, abiurare e cancellare il suo passato in camicia nera -, è il turno di fra Giovanni da Salerno – da civile Giovanni Guarna - .

Al clerico domenicano è stato intitolato un larghetto nel Vicolo dei Barbuti nel centro storico. Del Giovanni salernitano è giusto che si ricordi quanto buono fece – come fondare la chiesa fiorentina di Santa Maria Novella – ma, è da contrastare il silenzio delle fonti agiografiche,  sulla sua attività di persecutore accanito ed implacabile del PATARINI.

I patarini eretici, lottavano contro la simonia - compravendita di cariche ecclesiastiche – e contro i religiosi che vivevano in concubinato - definita dalla chiesa eresia nicolaita -; inoltre erano contro la ricchezza e la corruzione morale delle alte cariche ecclesiastiche, in particolare degli arcivescovi di Milano.

Fra Giovanni da Salerno fu una sorta di “anticataro” soldatino obbediente dei fogli d’ordine di Papa Gregorio IX e dei desiderata di San Domenico. Il domenicano perseguitò tutti i cattolici che rifiutarono di accettare i sacramenti dai preti corrotti. Egli disse NO!!! alla Chiesa dei poveri e disse SI!!! Alla reintegrazione dei vecchi membri corrotti della gerarchia ecclesiastica che tanto i patarini avevano combattuto. Questi eretici lasciarono in ricordo alla storia prima l'arruolamento tra i crociati e poi il loro passaggio con i catari.

A Fra Giovanni da Salerno " il larghetto"; ai patarini onore e rispetto storico.

Curioso,  tutti coloro che combattono il malcostume vengono tacciati di eresia e color che li contrastano elevati al rango di santi, beati ed eroi.

domenica 14 ottobre 2012

 
POLITICI A SALERNO: DISERTATE!!!!!! 
 
 
Come si avvicina la data delle elezioni , così s'intensifica la presenza dei politici a SAlerno . Sono  api sul miele, o forse meglio , avvoltoi sulle carogne che loro stessi hanno incarognito.
Per ora:  Fini, Bersani, De Mita, D'alema,Caldoro, ma presto altri ne verranno a consumare "il fiero pasto". Tutti bravissimi a parlare di crisi e di speranza, tutti a farlo con la pancia piena.  La cosa che mi manda in bestia è  che alle convention , i saloni di questi megahotel,  sono gremiti,  e non certo di curiosi.
 
 Può andare bene per De Luca, dove  lo ascolta anche chi lo definisce " L'ANTIPATICO".( E' il sindaco che parla nella e della propria città).  
 
Ma chi và ad ascoltare questi brontosauri vorrei chiedere: " Gli credete ancora? Avete capito che sono gli stessi che ci hanno messo in sofferenza? Sono i medesimi per i quali  ci indignano quando li vediamo in televisione?
E' la magna casta.
 
Sarebbe una fortuna se la stessa gente, nello  stesso numero che presenzia le convention , scendesse in strada ed a gran voce, finché gliene resta ancora , urlasse : " ANDATEVENE A CASA NON VOGLIAMO VEDERVI MAI PIU'" e disertasse questi incontri, perché l'assenza li delegittima.
VOI CHE LI SEGUITE : DISERTATE!!!! 
 

mercoledì 10 ottobre 2012



SALERNO E L'AGRICOLTURA...BLA...BLA...BLA...




"Coltiviamo la buona crescita: agricoltura, cultura, turismo – I beni comuni del Mezzogiorno”. Il core dell’intervento di De Luca è: rivalutazione del territorio e partecipazione politica. Sindaco , ma la politica salernitana è distratta e non pensa “alla terra”. In questo blog ne abbiamo parlato nel 2010 e 2011 che i terreni agricoli incolti ed abbandonati nella provincia di Salerno sono migliaia e migliaia di ettari; che i nostri coltivatori vedono mal ripagata la loro fatica, tant’è che molti gettano la spugna perché la raccolta è antieconomica.

Intanto la Cina stà acquistando terreni in Africa e in America Latina per soddisfare il fabbisogno alimentare interno ed il suo progetto di espansione stà per interessare anche l’Italia.

Un ritorno alla ruralità attraverso cooperative e consorzi per la creazione di veri e propri cartelli che aiuterebbero il problema della parcellizzazione dei terreni ; della concessione gratuita dei terreni incolti; una cabina di regia - immaginiamo comunale - in grado di seguire tutto il processo di espansione del settore primario dalla terra ai mercati-sociali, avviando la spirale OCCUPAZIONE-CONSUMI con la politica del kilometro zero e dei costi contenuti.

Le idee ci sono ma quale politico si vuole rimboccare le maniche per un progetto dalla A ( come agricoltura) alla Z ( come zolla)???

MA TUTTO TACE. E’ IL CASO DI DIRE CHE MEGLIO SAREBBE STATO CHE MOLTI POLITICI LOCALI AVESSERO DONATO LE PROPRIE BRACCIA ALL’AGRICOLTURA, PER LO MENO ...

lunedì 8 ottobre 2012

IL 13 OTTOBRE: ACCOPPIATONA FINI/CAMMAROTA

Deluso su Fini???
Molti di noi non credevano in Fini già al congresso di Sorrento del  1977:  VOTAMMO  Marco Tarchi

MINI MOSTRA SUPERDEDICATA












COMUNQUE SU TUTTE LE VIGNETTE DI ALFIO KRANCIC SONO INSUPERABILI : CLIKKATELE SU GOOGLE
 



venerdì 5 ottobre 2012


DE LUCA: LA POLITICA DEVE CERCARE L’UOMO NUOVO, L’ERETICO.
 
 

Interessante spunto le dichiarazioni del sindaco De Luca sulla politica di plastica e le valutazioni sul  clima per le primarie del PD. In nuce la politica è sempre più lontana dalla gente, o meglio la gente si è sempre più allontanata dalla politica. E difficile trovare un cittadino che abbia una buona opinione di un politico. Mariuoli, opportunisti, avari nel dare, ma avidi nel prendere. Oramai l’etichetta di CAZZISUOISTI è difficile che riescano a togliersela da dosso, sia loro che i loro sodali. In un sondaggio sui salerninani circa l’80% dei lettori del blog non vuole andare a votare. E’ il decadimento morale della classe politica italiana, oramai sempre più in una fase discendente.Insomma ci dovremmo essere alla necessità della costruzione di una nuova ontologia: di un nuovo modello di uomo.   È il «Regno della materia, dell'oro, delle macchine, del numero, in essa non vi è più respiro, né libertà, né luce idolatria del potere profano, procede di pari passo col rifiuto della trascendenza e di ogni organizzazione della società a partire da principi superiori.” Tutti d’accordo ma chi ha il coraggio  di proporre l’uomo nuovo, che non deve essere per forza l’uomo giovane. Può essere  arrivato il momento dell’eretico , di chi tanto tempo fà decise di uscire dalla spirale di decadenza. Perché non cercare quegli uomini che abbandonarono la politica quando tutti accrescevano il loro potere e definivano fessi coloro che pur inviatati  non parteciparano al banchetto???

L'UOMO NUOVO
 

martedì 2 ottobre 2012

SALERNO: IL SINDACATO, LA SANITA’ E L’IDRA DI LERNA.




Ho creduto di trascinare nell’agone sindacale della sanità il modello del sindacalismo rivoluzionario per arginare l’ìllegalità, per la giustizia sociale, per i cittadini bisognosi  ma non è possibile, perché questi sindacati sono oramai una testa dell’IDRA ( mostro mitologico dalle 7 teste).


Sì è vero , nel primo periodo della mia esperienza c’è stato un riscontro e partecipazione dei lavoratori – soprattutto quelli stanchi e bistrattati – a ben volere coinvolti nella buona battaglia. Ti seguono, seppure quasi mai fratelli dello stesso ideale, perché interessati all’obbiettivo tangibile : attaccare l’illegittimità temporanea , ma non la difesa del principio di legittimità tout-court ( anche perché un giorno questo potrebbe venire a loro scapito). Ma pur accettando il fine mercenario..., si và avanti. L’altra difficoltà è che sotto l’aspetto tecnico per contrastare lo strapotere familistico si ha bisogno di un forte gruppo di AZIONE capace di tradurre la miriade di segnalazioni di illegittimità ed inefficienze che provengono da tutti gli ospedali, distretti ed uffici, in REAZIONE.

 La reazione deve essere riportata in 4 ambiti: il primo nelle sedi assembleari coinvolgendo le altre organizzazioni sindacali, purché non abbiano interessi confliggenti con la buona battaglia - questo perché i sindacati si reggono sulle tessere dei lavoratori e, quindi, ogni azione viene soppesata con attenzione, considerando i riflessi sulle possibili perdite d’iscritti-. Il secondo i media. Essi devono amplificare la battaglia con quel giusto clamore, ma lo fanno, per lo più, se invogliati della vendita di più copie di giornali. Il terzo è politico. Concordare con la parte politica un'azione comune è complesso. Qui l’avversario è di turno non sempre lo stesso - o forse sì -  ,  esso valuta quanta visibilità e consenso elettorale può ricavarne dalla battaglia; oppure considera se per il passato ha commesso anche lui illegalità del genere o potrebbe dover fare altrettanto per il futuro. Ambito complicato. Ed infine, il quarto ambito la magistratura penale e contabile. Sia il denunciato che il denunciante sanno, che questo deterrente all’illegalità sarà diluito dalla lentezza del riscontro nel breve periodo. Come si vede è una guerra di convergenze o di sposalizio di divergenze, estenuante ed impegnativa. Essa richiede una elaborazione di piani giornalieri con unità mobili pronte a cambiare direzione e disposte a perdere in una battaglia molti “soldati” per conflitto d’interessi; così come di arruolarne pochi altri dell’interesse opposto.

Insomma per usare una espressione non mia : una vera e propria Tortuga con pochi corsari e molti pirati.

Il compito più difficile è sfruttare ogni mezzo per raggiungere l’obbiettivo, ma celando e difendendo gelosamente nell’animo l’IDEA. La conclusione è che, il più delle volte , la battaglia è impossibile perché la geometria del quadrilatero (sindacato/politica/media/magistratura)è imperfetta, proprio per la infinità delle variabili. Esempio. Illegalità , attaccano i sindacati autonomi; i media non riportano; i politici non hanno interesse la magistratura riceve ma ritarda. L’illegalità perpetua. Iniquità: attaccano tutti i sindacati, i politici non sostengono, partecipano solo pochi media e la magistratura non interviene. L’illegittimità perpetua. E così via.


Ed allora l’IDRA si alimenta della sua stessa linfa che è l’illegalità,l'iniquità, l'inefficacia e l'inefficienza. Il sindacato dovrebbe combatterla ma preferisce nella complessità negoziare e diviene esso stesso testa della mostruosa creatura. L’illegalità entra nel tessuto, ne forma la struttura, con essa organizza i quadri e la dirigenza, ne ispira l’azione amministrativa , intreccia e salda i rapporti con e tra i lavoratori.


Forse ad uccidere l’IDRA DI LERNA, potrà esere solo l'IDRA stessa quando ognuna delle teste inizierà a mangiare l'altra , tutte affamate da un appetito crescente che non potranno soddisfare all'esterno.