giovedì 12 luglio 2012


OSPEDALE SAN LEONARDO: OPERAZIONE PULCINELLA

Il San Leonardo deve stare a cuore di tutti i salernitani. Se fosse malgestito o si covasse un'operazione destabilizzante, potremmo chiamarla  " OPERAZIONE PULCINELLA",  volto a realizzare  una migrazione di utenti salernitani  da Salerno agli ospedali napoletani  , il nostro popolo deve scendere in strada – dico 10 / 20 mila persone -  per darsi appuntamento sotto da Caldoro  a far capire ai signori dell’asse Napoli-Caserta che non resteremo inerti ad assistere a tale disintegrazione. Attenti a cosa dico. Seguite le vicende del San Leonardo raccogliete le tessere del puzzle, costituite dai tutti i macro e micro avvenimenti che  lo riguardano , e vedrete che un pezzo alla volta  l’intento sarà chiaro a tutti.  Prima si rallentano le attività amministrative e tecniche per rendere sempre più operativa l’Università di Medicina a Salerno. Poi si nomina la Lenzi avellinese vicina a De Mita , eppure di salernitani con maggiore background non ne mancavano. Poi arriva un Direttore Amministrativo Squillante con esperienza in sanità = a zero. Manca ancora la nomina del  direttore sanitario. Quindi i vertici decisionali sono destabilizzati.  Vengono dati 3 ospedali al San Leonardo ( Cava , da Procida e San Severino)  che per adesso ne appesantisco solo l’azione ed il bilancio. Mancano gli infermieri , linfa di un’ospedale , e, per fortuna,  si ricorre per coprire il periodo estivo ad un’agenzia interinale  - lavoratori che per il tipo di contratto , con tutto il rispetto,  non so che livello di affezione potranno esprimere-. Un po di tempo fa fanno a botte al pronto soccorso, ieri rubano il rame e si fermano le sale operatorie, con questo caldo manca un condizionamento nelle corsie, la Lenzi incarica l’avv. Brancaccio per farsi difendere per una causa sua personale ( 14.000 mila euro) e poi le fanno notare la cazzata e revoca l’incarico esterno. Ora si dice che stia preparando la blidatura degli uffici, non nel senso verso l’efficienza, ma proprio mettere una porta “blindata” che non depone proprio benissimo nei rapporti aziendali. Come si dice in gergo: ” Sfuggendo al confronto si alza lo scontro”.  Stiamo attenti a tutti i segnali, abbiamo illustri precedenti prima il CSTP, ieri Caldoro compra la società SMA da libri in tribunale ( leggi il link http://www.salernonotizie.it/,) tutte le altre opere infrastrutturali non finanziate e con un percorso a zig-zag sarà il turno del San Leonardo.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.