mercoledì 29 febbraio 2012

INVOCHIAMO CERERE PER I POLITICI SALERNITANI 


I terreni agricoli incolti ed abbandonati nella provincia di Salerno sono migliaia e migliaia di ettari. Da troppi anni, e tuttora, i coltivatori vedono mal ripagata la loro fatica, tant’è che molti gettano la spugna ( vedasi raccolta delle arance in Calabria o delle olive in Umbria che le lasciano sugli alberi perché la raccolta è antieconomica). Mai come ora nella provincia di Salerno la rinascita delle terre abbandonate può rappresentare una occasione per la nostra economia. Forse non è conosciuto da tutti che la Cina stà acquistando terreni in Africa e in America Latina per soddisfare il fabbisogno alimentare interno ed il suo progetto di espansione stà per interessare anche l’Italia. La risposta al lebensraum cinese  potrebbe essere un ritorno alla ruralità attraverso cooperative e consorzi per la creazione di veri e propri cartelli che aiuterebbere il problema della parcellizzazione dei terreni; al vertice una cabina di regia  - immaginiamo comunale - in grado di seguire tutto il processo di espansione del settore primario dalla terra ai mercati-sociali,  avviando  la spirale OCCUPAZIONE-CONSUMI con la politica del kilometro zero. Invochiamo la dea dell'agricoltura acché illumini i politici.

martedì 28 febbraio 2012

GAGLIANO-PROVENZA-CIRIELLI E "LA PECORA DI CATILINA"



Sui giornali è in atto una specie di scontro politico tra Gagliano e Cirielli nel quale è intervenuto l'avv. Provenza (ex degli ex degli ex) per ricordare al sig. Salvatore che in seno all’UDC  la vita di partito si è rasserenata  e si sono recuperati i valori dimenticati , quindi niente polemiche con la provincia.Orbene se non è una sorta di precomitato di benvenuto nell'UDC per Cirielli , perché Provenza parla di polemiche-personali; e se poi  Gagliano , ( per la verità anche lui ex degli ex degli ex) ritiene bacchettare per cattiva gestione la provincia che , a suo dire, sperpera il pubblico danaro, per quale ragionamento farlo và conto gli interessi dell’UDC?? Tutti coloro i quali sono stati eletti per rappresentare il popolo hanno il dovere di denunciare le illegalità da qualunque parte provengano. Dovrebbe essere un imperativo : esaltare le virtù civiche ed esortare tutti ad agire per il bene del popolo. Rileggiamoci La congiura di Catilina e ricordiamo il suo incipit « Tutti gli uomini che mirano ad emergere su gli altri esseri animati debbono impegnarsi con il massimo sforzo, se non vogliono trascorrere l'esistenza oscuri, a guisa di pecore, che la natura ha create prone a terra e schiave del ventre. »
 Il problema è che a Salerno si sente  belare troppo e dappertutto

venerdì 24 febbraio 2012

UN SUSSULTO


" Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Lasciamo in prima fila le coscienze pulite,vale a dire mai usate. Noi abbiamo qualche peccatuccio,ci accontentiamo di scagliare la seconda."


Questa frase  secondo me   ben si attaglia a questi UOMINI. Chi non li conoscesse può divertirsi con una ricerca ...per un sussulto . 

Fausto Gianfranceschi – Enzo Erra – Alfredo Cattabiani - Piero Buscaroli – Angelo Manna – Mario Marcolla – Giovanni Volpe – Enzo Cipriano – Giano Accade – Gianna Preda – Giafranco De Turris – Fausto Belfiori -

domenica 19 febbraio 2012

TESSERE A SALERNO: DA TRADITORI A QUALUNQUEMENTE


Si ripete in questi giorni la vicenda poco onorevole  delle tessere di partito con anomalie. Intestate ai morti, a persone inesistenti ad altre che non ne avevano  fatto richiesta. Il tutto mi porta indietro nel tempo , cioè  quando la tessere di partito la richiedevi, almeno faccio riferimento alla mia esperienza, e l’organo collegiale valutava se potevi o meno entrare a far parte del partito, perché in nessun modo o maniera si poteva “sporcare” la bandiera , cioè l’onorabilità di un’appartenenza se il richiedente non era meritevole. Ora ai congressi s’incontrano persone di cui non immaginavi  mai di vederne la faccia ( da c…)  perché lo sapevi di un altro partito. Adesso abbiamo  le “transumanze” , i voltagabbanisti, i qualunquemente, giustificati dagli stessi politici con le frasi ospitali  “ è lecito cambiare opinione ; hanno fatto diverse valutazioni; si sono resi conto dell’appropriatezza del programma, l’ideologia è morta”. Fatto è che tanto tempo fa , molto più sinceramente venivano semplicemente chiamati  TRADITORI.  

DA APPARTAMENTO A SCUOLA: LA VICENDA DE FILIPPIS


La vicenda della scuola media De Filippis stava assumendo dei toni da rivolta popolare, ed alla fine ha prevalso la logica ed il buon  senso. Finalmente dal prossimo anno gli alunni della De Filippis si trasferiranno in un istituto scolastico nel vero senso della parola abbandonando una CASA-SCUOLA che non aveva nulla  di un edificio scolastico. La scelta di far vivere un’adolescenza scolastica ai ragazzini del quartiere Carmine in aule che erano degli appartamenti  e come  palestra avevano un garage, e tutto ciò  per tanti anni, è sta una scelta che ha compiaciuto principalmente  i proprietari dell’immobile nel quale era ospitata (  pare appartenga agli stessi soci della clinica Tortorella. Chissà quanto si pagava di fitto???). Ora la soluzione trovata va, finalmente, verso la strada giusta e cioè  dare una Scuola al quartiere Carmine.   

sabato 18 febbraio 2012

DE LUCA CIRIELLI ED IL TOMBINO IDEOLOGICO

Alain de Benoist
Non cadiamo nel tombino ideologico. Leggiamo o rileggiamo A. De Benoist.
"Destra/sinistra: dalla Rivoluzione francese in poi la schiera delle opzioni politiche ha sempre ruotato attorno a questa polarizzazione. Negli ultimi anni, la cosiddetta ‘fine delle ideologie ’ – a sua volta un’ideologia – e il prevalere di logiche puramente amministrative ed economiciste hanno sicuramente sfumato questa distinzione politica, che però continua a rappresentare, magari in forme più attenuate (centro-destra, centro-sinistra) un riferimento abbastanza comune. Diventa quindi spontaneo chiedersi se queste categorie abbiano ancora un senso e se siano in grado di descrivere la realtà politica attuale. Diversi politologi, come Bobbio, ad esempio, hanno tentato di definire la “destra” e la “sinistra”, riuscendovi però solo parzialmente. A mettere in crisi questi tentativi vi sono soprattutto gli autori e le esperienze più anticonformiste. Come Alain de Benoist , filosofo della politica francese. Personaggio molto dibattuto, negli ultimi quarant’anni ha suscitato curiosità, entusiasmi ma anche ostilità accese e accanimenti. Le sue idee sono sempre state radicali, ma in direzioni cangianti. La sua evoluzione è molto interessante: partito in età giovanile da stereotipi e da ambienti politicamente molto connotati a destra, ha poi compiuto un lungo cammino che lo ha portato dalla cosiddetta Nouvelle Droite verso la conquista di un pensiero maturo e composito, anche detto delle “ nuove sintesi“, che lo può avvicinare, per molti aspetti, alle frange ‘differenzialiste’ dei movimenti no-global, all’ecologismo politico e a quei revisionisti della sinistra che sostengono la decrescita. Il suo attuale comunitarismo riprende un’impostazione ben radicata nel pensiero conservatore critico della modernità, ma senza che il tema identitario divenga in lui un’ossessione paranoica come accade nei partiti e movimenti xenofobi così influenti oggi. Un de Benoist che è – com’egli stesso preferisce dire – sia di destra che di sinistra, cioè in grado di pensare la contraddizione : un rivoluzionario-conservatore dei tempi moderni."
Un link per iniziare, un spunto per riflettere.
http://cursushonorum.files.wordpress.com/2011/02/la-destra-e-la-sinistra.pdf

lunedì 13 febbraio 2012


L'ASL DI SALERNO : IL PASSAGGIO DA AVVERSARIO A  NEMICO


Porcaccidenti io sul problema sanità e politica a Salerno non ci capisco più niente. Dire che sono disorientato è poca cosa. Sono di più: sono esterrefatto, confuso, stordito, insomma figurativamente mi sento come Joe Frazier  nel 3 incontro contro Mohammed Alì: un pugile alle corde alle prese con una gragnola di pugni, insomma un boxer suonato. Leggete il Mattino di venerdì , poi i giornali di sabato e domenica : l'esteganografía di Trithemius gli fà un baffo. Cerchiamo di mettere insieme i pezzi del puzzle senza tensioni schizofreniche. La notizia è che il Commissario Bortoletti Colonnello dei Carabinieri è tornato alla guida dell’ASL di Salerno e fà sapere del suo ritorno a Sergio Annunziata  - Presidente della Conferenza dei Sindaci ed Gianfranco Valiante Consigliere Regionale del PD, entrambi compiaciuti del Bortoletti 2. Ieri, invece , un fuoco di fila contro il Commissario , dei rappresentanti del Pdl soprattutto dell’agro-nocerino-sarnese che tanto avevano voluto, applaudito, difeso ed acclamato. Ragionando secondo una logica manichea  ,  tutto farebbe capire che gli “amici” di adesso del Commissario sono quelli che prima erano i suoi nemici. Ma se così fosse non si capisce qual è  il vantaggio perché la questione  non è di nuovi amici , ma di nuovi nemici ( e non vi è peggior nemico di quello che si sente tradito). Per meglio dire   prima i cecchini era  i rossi  - ma da avversari - ed adesso sono i grigi  - da nemici-. Il guaio è che  Bortoletti  resta l'obbiettivo e  le regole d’ingaggio dei cecchini sono sempre le stesse : “ La missione è compiuta quando  il bersaglio è abbattuto”. Per questo c'è tempo fino a luglio.  

venerdì 10 febbraio 2012

LE FOIBE E LE SOLITE AMNESIE




Oggi alle ore 16.30 in  Provincia , Salerno abbraccia Trieste e ricorda le foibe con i suoi eccidi motivati da ragione etniche e politiche , ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia. Il massacro costò la vita a circa 15mila italiani e ne costrinse all’esodo altri 350mila. Sui numeri gli storici non hanno ancora trovato un accordo ma sulla responsabilità del massacro no. A gettare i nostri connazionali nelle cavità carsiche furono i partigiani comunisti dell’Esercito popolare di liberazione jugoslavo, guidati dal compagno Josip Broz, nome d’arte Tito.( ai cui funerali la sua bara fu sbaciucchiata da Pertini http://www.storiaverita.org/?p=95 ) Aiutati da molti comunisti italiani e con l’avallo politico dello stesso Pci, che aveva dato via libera al tentativo d’espansione delle brigate titoiste. Anche quest’anno il Presidente della Repubblica nel suo rituale discorso ha mancato di compiere un passo completo verso la verità. Ascoltatevi questa intervista della " storica-resistente" Alessandra Kersevan., ripensate ad alcuni passaggi  nel discorso di Napolitano e poi ci renderemo conto che il negazionismo non è solo un fenomeno legato all'olocausto. Cirielli dovrebbe mostrarlo questo filmato.

venerdì 3 febbraio 2012


L’OPPOSIZIONE A SALERNO FA' RIDERE


Attualmente in Campania tutto funziona poco o per niente, la schettitudine è diventato un modo di essere della gran parte dei  nostri politici locali e l'attenzione alla salute dei cittadini non ha più, in provincia di Salerno, una guida ed iddio sa cos’altro, mi sembra abbastanza fuori luogo criticare il sindaco di Salerno su problema WI-FI. E’ indubbio che l’iniziativa è meritevole ed avveniristica per un territorio come il nostro  che vive stati di arretratezza ed abbandono, purtroppo sotto gli occhi di tutti. Questo blog non si è mai tirato indietro quando De Luca fà o spara cazzate, ma mai a tutti i costi ed a prescindere.  Sul WI-FI e su diverse altre cose il lavoro che stà facendo De Luca è innegabile. Sarebbe  il caso che la politica “c.d. di opposizione” s’impegnasse in proposte ed iniziative – percorribili ed economicamente compatibili -  e se le sue capacità sono quelle che stiamo vedendo in Regione o nello sfacelo della sanità salernitana, farebbero meglio a stare zitti. La verità vera è che non solo non fanno , ma dimostrano di non saper far niente e men che meno sapersi scegliere una classe dirigente:  perché questo è il suo problema.