lunedì 26 dicembre 2011

CARCERE DI FUORNI
E’ stata diffusa la notizia che nel carcere di Fuorni si muore per tre cause: suicidi, fame e di malasanità. Più di 450 i detenuti presenti, a fronte di una capienza massima di circa 300 unità tollerabili; di questi, più di 100 sono stranieri, cioè ¼ della popolazione carceraria a Salerno. Tale ascesa della popolazione carceraria straniera è in linea con il trend nazionale. Ora vedendo i servizi in televisione dei ricoveri e le mense caritatevoli fornire pasti ad anziani e famiglie di disoccupati, molte delle quali italiani, mi viene da pensare è folle : “ Non fare scontare la pene ai detenuti stranieri, seppure commessi sul territorio italiano, nelle loro patrie galere ” E mi viene da pensare . “ Perché i soldi che spendiamo per mantenere i detenuti stranieri (mangiare, curare, assisterli e ricreare) non li utilizziamo per aiutare tanta gente onesta, ma sfortunata, che non ha neppure i soldi per comprarsi da mangiare, ma che ciò nonostante vive con dignità e decoro la propria condizione???

giovedì 22 dicembre 2011

PARCHEGGIO SELVAGGIO AD OLTRANZA
SINDACO AIUTO!!!!!!




 ORE 8.10  23 DICEMBRE E 27 DICEMBRE 2011 .VIA G.CENTOLA ZONA CARMINE: E' ASSURDO!!!!!!
PER IL PROBLEMA DEL PARCHEGGIO SELVAGGIO A VIA GIOVANNI CENTOLA DA ORA IN POI PARLERANNO, PER I RESIDENTI, FOTO E VIDEO. GUARDATEVI QUESTE FOTO SIAMO ALL'ASSURDO NON SI PUO' ENTRARE NEMMENO NELLE ABITAZIONI.




I RESIDENTI DI VIA CENTOLA PER NATALE 2011 VORREBBERO




1) Vorremmo che via Giovanni Centola – trav. PIO XI – fosse più illuminata visto che sono rimasti solo due punti luce , su 4 , ed uno di questi funziona ad intermittenza= totale un solo punto luce; 2) Vorremmo che sul marciapiede di via Giovanni Centola, 4 non parcheggiassero più le macchine perché , tutti gli abitanti per accedere alla proprie abitazioni devono camminare in mezzo alla strada. I vigili prima ogni tanto venivano , ora si sono rassegnati anche loro e se mettessimo i dissuasori senza impelagarci nella guerra dei centimetri?- cfr. zona Tortorella - ;3) Vorremmo una telecamera anche al Carmine zona UILDM dove lì davanti oramai bivacca gente dell'est ubriaca persa. Già così saremmo contenti.

domenica 18 dicembre 2011

 SECONDI AL TORNEO DUE TORRI
Stamane alle ore 10,00 presso il campo Girau di Torre Annunziata la squadra di rugby dell’ under 12 di Salerno ha conquistato, diciamo la medaglia d’argento, venendo battuta di misura e solo nei tempi supplementari per 3-2 dalla squadra del rugby Benevento. Finale combattuta e bellissima.Risa, allegria, pacche sulle spalle e batti cinque si sono visti tra i piccoli amanti della palla ovale. Al torneo delle due Torri si è visto anche  impegno, sudore, forza e lealtà da parte di tutti i contendenti e tra l’entusiasmo del pubblico e degli accompagnatori. Sopra le foto dei piccoli-grandi cuccioli rugbisti salernitani. Ma un ringraziamento va alle allenatrici del Rugby Salerno, Maria Giovanna e Antonella, che ci aiutano nella crescita dei nostri figli e lo fanno con passione, impegno responsabile e dolcezza ( quando non si arrabbiano). Comunque è incredibile la combinazione tra il rugby ed il rosa, per lo meno in campo non si vedono tutti quegli pseudo sergenti di ferro come se il rugby dovesse essere sputi,rabbia, morsi ed urla. Scusatemi ma un grazie particolare a mio figlio Stefano che comunque vada ce la mette sempre tutta.    

sabato 17 dicembre 2011

TARTASSATI E RIVOLUZIONE



Nel 2005 l’aliquota IRPEF per chi abitava nel comune di Salerno era dello 0.4 % . Nel 2006 passò dallo 0.4 allo 0.6 %. Nel 2012 lievita di altri 0.2% , attestantosi alla quota di 0.8 %. Evvivaiddio i salernitani potranno stare tranquilli perché di aumentarla non se ne parlerà più, almeno per adesso, visto che siamo all’aliquota massima. Poi arriverà l’IMU, la patrimoniale, aumenti di un po’ di tutto. Il cittadino cosa potrebbe fare ? La storia racconta che per il passato vi sono stati casi di protesta nei confronti di politiche fiscali oppressive, si chiama RESISTENZA FISCALE . http://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_fiscale.

Un grosso gruppo di cittadini è allo stremo e quando la manovra entrerà in azione lo Stato sferrerà il suo colpo mortale. Tutti si lamentano ma di una rivoluzione vera e propria neanche a parlarne. Compriamo gli addobbi, il vischio ed il pungitopo e non ci facciamo mancare un regalino. Forse vera crisi ancora non c’è, forse abbiamo ancora spazio per qualche altra ” tartassata”. Del resto in Italia non ci sarà ribelle, rivoltoso o rivoluzionario finché si troverà qualcosa da mangiare su uno scaffale di un supermercato. E comunque gli italiani risponderebbero con una frase che il grande Leo Longanesi proponeva di scrivere sul tricolore :  " Tengo famiglia".





lunedì 12 dicembre 2011


AMO UNA SALERNO NORMALE




Sono convinto che gran parte dei  salernitani del centro-città si lamenta della folle-folla che invade il cuore di Salerno a seguito dell'evento luci d'artista , ma pochi hanno il coraggio di criticare , se non sussurrandolo. Pochi si sentono di qualificare come invasione  la fiumana di gente ,  dal nostro amato alimentari Don Giovanni fino al mega albero di Portanova, che  poi si trascina  e ti trascina  nei  Mercanti ed in via Roma. ( Impossibile fermarsi a guardare le vetrine) La città è pienissima, tantissima provincia e non solo, ma pochi vogliono ammettere  che i visitatori con buste-regalo  in mano sono mosche bianche.  Molti hanno visto i tavolini  dei bar tutti  occupati,  mai ammettere con tazze di caffè - 4 di norma - . Da Sabatino-rosticceria , pieno dentro e pieno fuori, ma mai confermare che c'era gente seduta a terra tra carte e cartocci. Ed occhi bendati anche su chi consumava acqua e panini fatti da casa sulle panchine del Corso. Nei ristoranti  dopo le 20.00 tutti in piedi ad aspettare per mangiare una pizza , ma mai confessare  che è evento abbastanza comune  il sabato. ( La folla fà coperti ai ristoranti  , ma chi si applica in " costi-benefici"). Traffico tantissimo, tanto lo smog,  ma tutto ben ordinato,  anche se  qualche goccia di pioggia ha creato  scompiglio ed imrigionato  i visitatori. Guai voler ammettere che i salerno-centro ed i salerno-centro-altro sono sotto sequestro  ( non puoi uscire in macchina da Salerno  perchè dovresti rientrare per le 3 di notte se vuoi  un posto per l'auto o  semplicemente rincasare) . E'' UN PO COME SENTIRSI AGLI ARRESTI DOMICILIARI .  Transeat sugli ambulanti  di castagne, zucchero filato, palloncini, borse, scarpe, corna di renne e lumini volanti ogni commento razzista . Detto ciò è rigorosamente vietato lamentarsi e fare osservazioni negative sul fenomeno luci d'artista, del resto avete visto quanta gente viene allo spettacolo offerto , precisando ,  che a godere sono molti , ad incassare  sono pochi , ma a pagare saremo tutti . E VISTO CHE A PAGARE CI SONO ANCHE IO,  VOGLIO DIRE: AMO UNA SALERNO NORMALE.        

sabato 10 dicembre 2011

REGALATE UN LIBRO PER NATALE





giovedì 8 dicembre 2011

LE LUCI D'ARTISTA E LA FOLLIA DELLA FOLLA




Ieri sera il CORSO brulicava di persone, singole, accoppiate ed in comitiva. Tanta gente che  camminava in una sorta di unione “illuminata” dalle luci di artista che quest’anno , più dei primi altri, stà riscuotendo un successo incredibile. Abbastanza piene  bar, gelaterie , pizzetterie e ristoranti. Qualche effetto tipo “cerchi nello stagno” ha interessato anche i locali vicini .....però o ma : ( ed a questo punto come ha detta qualcuno “ Tutto quello che viene detto prima di un ma o di un però non ha alcun valore”)  un mini rissa davanti da Fendi prontamente sedata da  un anziano di buon senso ( un fumatore brucia involontariamente un giaccone di una signora). Davanti da Sabatino-friggitoria gente che mangiava anche seduta a terra, e d altra che si era organizzata portando beni di consumo da casa.  Uno sciamare di gente che girava in tondo all’albero di Natale, tipo girone dantesco. Un traffico, nonostante la buona volontà di qualche V.U., da fuga per alieni , dovuta anche alla pigrizia mentale dei Visitors che li spinge a voler parcheggiare fin sotto le luci, ingolfando ancora di più il traffico. Sarà ancora presto per i doni , ma buste regalo in mano ai passanti ne ho viste pochissime.  Poi sono andato dal mio cartolaio preferito a corso Garibaldi e lì come per tutti gli altri negozianti della zona regnava una pace-commerciale. Ed ho raccolto il suo commento amaro: "Facciamo pagare luci a chi beneficia dell’effetto folla, visto che c'è chi non incassa nulla e chi troppo". E  chi,  come me che vive in centro,  ma nulla ha da spartire con la guerra degli incassi -  è scappato per eccessivo traffico pedonale, ed in un modo od in un altro,  queste luci dovrà pagarle anche con il portafogli.           

venerdì 2 dicembre 2011


AL CINEMA HO VISTO REAL STEEL


Andate a vedere il film Real Steel. Bello, emozionante, commuovente e di grande presa. In questo film, almeno per me, ho coniugato due mie passioni: una per il cinema " un po retrò" ; e l'altra per la boxe. La trama è semplice . In un futuro non troppo lontano il pugilato non è più una questione umana, a combattere sono dei robot manovrati dai loro tecnici. Un ex-pugile caduto in disgrazia, e ora condannato a far combattere robot , una occasione per riconciliarsi con il figlio di 11 anni dopo la morte della madre che lo aveva in affido. Con lui rimetterà in sesto un modello vecchissimo di robot-pugile che si rivelerà un'arma formidabile per farsi strada nel mondo della boxe robotica-ipertecnologica. Con un finale che riunirà padre e figlio. Tanto per la cronoca il supervisore per le boxate è SUGAR RAY LEONARD.
Per chi non lo ricorda clicca sul link http://www.youtube.com/watch?v=7hG3VKim8xA


martedì 29 novembre 2011

 RUSSO E SAVASTANO ED IL CALZOLAIO DI VIA BARATTA

Vorrei dedicare questo manifesto a tutti i politici del PdL e del PD, ed in particolare a Russo e Savastano. Il manifesto è affisso in via Silvio Baratta 4-5 vetrine dopo il bar che fa angolo, con la speranza che induca ad una riflessione. (Il  pensiero dei SALERNINANI sulla guerra dei manifesti lo abbiamo già  espresso tempo addietro).

domenica 27 novembre 2011

IL PIUMINO DI COIN E' ANTIDEMOCRATICO

Ieri è finita quasi a botte per accaparrarsi i piumini democratic ware della Napapijiri in vendita da Coin. 10 euro, in edizione limitata. Il capo è "andato via" in pochissimo tempo. Di fesserie  ne sono state dette tante sull'iniziativa, ma la più grande è che si è  consentito a tutti di acquistare un piumino di marca a pochi soldi, per rendere la moda accessibile , appunto democratica. Io credo che la moda ha in sé l'esclusività: nei materiali, nei colori e nei modelli. Ora vedremo in giro 5 mila persone con il piumino blu ed il fioccone di neve dietro le spalle. Sapremo che l'ha comprato da CION, che costa 10 euro e lo ha disegnato la giovane designer finlandese Linda Karlsson diplomata presso l’Istituto Marangoni di Londra. Se questa è la moda domocratica. Allora diciamo, invece,  che è stato convenientissimo comprare un piumino a 10 euro, ma non che con 10 euro abbiamo reso la moda democratica, perché essa è autoritaria per definizione. Ed è di un autoritarismo-democratico, perché lascia ad ognuno di poter imporre a se stesso il suo stile, i colori, i materiali e la marca. Oggi non è più una questione di soldi, si trova tutto dappertutto. E forse non c'è cosa più antidemocratica che voler far credere che aver comprato quel solo piumino la moda sia diventata democratica. Qualcuno ha detto: " Potresti avere il doppio dei miei soldi ma vestiresti sempre peggio di me". 

giovedì 24 novembre 2011

IO L'HO LETTO


Nonostante sia trascorso più di mezzo secolo dal crollo del fascismo e dalla fine del secondo conflitto mondiale, siamo davvero convinti di sapere come andarono effettivamente le cose? Il tanto discusso dopoguerra italiano può considerarsi concluso? Piero Buscaroli, critico musicale, scrittore e giornalista non ne è affatto convinto e ha deciso di aprire la sua valigia di carte, documenti inediti e ricordi troppo a lungo taciuti per raccontarci il suo Novecento. Adolescente romagnolo con la passione per il pianoforte, assiste con stupore a fianco del padre Còrso, insigne latinista, al naufragio "non casuale" del 1943-45, che precipitò l'Italia in una spirale di guerra e violenze. L'interpretazione di eventi come la "congiura" del 25 luglio contro Mussolini, la dissoluzione militare e civile dell'8 settembre, l'occupazione tedesca e i "crimini dei vincitori" ci restituisce l'immagine di un Buscaroli "schierato a vita", cittadino coatto di una "ex nazione". Le sue "passeggiate fuori dalle solite strade della storiografia dominante" lo portano poi a visitare luoghi simbolo del Novecento come il Giappone e la Germania del dopoguerra, il Vietnam del 1966, la Praga del 1968, senza rinunciare agli incontri, che si susseguono in questi anni, con personaggi altrettanto significativi, da Ezra Pound a Dino Grandi, dall'ambasciatore giapponese Hidaka - l'ultima persona che ebbe un colloquio con Mussolini prima dell'arresto ordinato dal re - al dittatore portoghese Salazar.

BORTOLETTI, GLI AVVERSARI SI CHIEDONO: " PERCHE' NON PARLI ? " 

Ogni giorno dai media provengono attacchi al Commissario Straordinario dell’ASL di Salerno . Sindacati, politici, operatori od anche semplici “antipatizzanti”. Il Colonnello risponde con un sorriso ed il silenzio. Eppure gli affondi sono devastanti , non lo  risparmiano neanche sul piano personale . Ciò nonostante la risposta dell’Ufficiale dei CC è : “ Sorrisi e silenzio”. Avverto gli  ingenui : non è una  questione di autocontrollo.  A tal fine è assai interessante una riflessione di Carlo Jean (Docente di Studi strategici presso la LUISS-Guido Carli Presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica – CSGE) sul VALORE DEL SILENZIO.  Il docente prende spunto da Musashi Miyamoto –Il libro dei cinque anelli- e sul “principio della spada invisibile” (swordlessness), cioè  “stringi forte la spada e nascondila dietro un sorriso”. Non capendo le intenzioni del nemico , l’avversario sarà costretto a dispendiosi impegni di energia per creare un varco nella difesa con costi e tempi maggiori. Per intenderci: “. Dal canto delle Sirene ci si può difendere più che dal silenzio". Il silenzio quando è scelta strategica è potenza. Il silenzio aumenta la flessibilità e l’ambiguità, consente di adeguare le proprie decisioni ed azioni alle circostanze contingenti e anche di ritirarsi senza particolari danni. In secondo luogo, “costa” meno delle parole. Le “urla del silenzio” sono spesso più efficaci dell’esplicitazione delle proprie intenzioni ed obiettivi, ed anche delle minacce esplicite che suscitano una reazione di orgoglio ed inducono a resistere. Basti al riguardo ricordare l’impressione di paura che nel Settecento e Ottocento facevano i silenziosi dispositivi della fanteria di linea di Sua Maestà Britannica, che le unità francesi non scalfivano con i loro canti, urla e rulli di tamburo. Le urla sono più funzionali al farsi coraggio che ad impaurire il nemico, dal peana della falange greca ai dolorosi canti degli Alpini. Il silenzio esprime forza e determina paura. Il silenzio svolge ruoli sia offensivi che difensivi come “ strategia del muro di gomma”, che Von Clausewitz definiva il “santo protettore della difesa”. Un moltiplicatore di potenza che  logora l’attacco,  fa scoprire lati deboli dell’avversario e consente di colpirlo con maggiore efficacia.

martedì 22 novembre 2011


I POLITICI SALERNITANI NON "RACCOLGONO" ?

Ritorna in questi giorni per il rilancio dell’economia salernitana una “nuova proposta” concessione gratuita dei terreni demaniali abbandonati ed incolti da assegnare ai giovani per intraprendere attività imprenditoriali nel settore primario. (Luca Zaia, durante una visita istituzionale in Campania, annunciò: ‘Stiamo realizzando  il censimento dei terreni demaniali coltivabili e già in primavera saremo in grado di assegnarli’). Tutte le strade sono ottime quando si propongono un rilancio dell’economia nazionale e dell’occupazione giovanile. La proposta ha avuto poco rilievo sulla stampa locale, eppure : agricoltura biologia, prodotti made in Italy, riscoperta dei prodotti della nostra tradizione agricola ( carciofi di paestum, la mela annurca, il pomodoro san Marzano, la viticoltura e così via). Potrebbe riaversi, sostenendo con tali iniziative l'incentivo alla “piccola proprietà”  a sfavore dei grandi latifondi; si avrebbe una sorta di bonifica e ridestinazione dei terreni inutilizzati ed incolti; la ripopolazione del settore agricolo con manodopera italiana; la ristrutturazione del territorio e la riduzione delle esportazioni. Sarebbe una iniziativa già sperimenta ed anche con successo. Non per apologia ma ci fu già Benito Mussolini che nel 1931, solo sei anni dopo i primi provvedimenti della nuova politica agricola nazionale, fece sì che  l'Italia riuscì ad eliminare un deficit sulla bilancia commerciale di 5 miliardi di lire ed a soddisfare quasi a pieno il suo fabbisogno di frumento, arrivando ad una produzione di 81 milioni di quintali battendo finanche i concorrenti americani. Visto che si parla tanto di rilancio dell'economia da parte dei bancocrati . Ma pare che, per ora,  nessun politico raccoglie.

mercoledì 16 novembre 2011


SALERNITANI ATTENTI LA PAURA E’ UN CAPITALE.


                                (La nuova scheda elettorale)

Il popolo quando ha paura pressa i politici,cambia i governicon la speranza di risolvere i problemi. Ma c’è chi genera la paura e la fa aumentare. Si pensi in questi giorni alla paura sulle pensioni, sulla mobilità nel pubblico impiego, sul licenziamento facile, sulla patrimoniale , sui risparmi bancari, sulla tassazione, il punto è che, chi genera la paura è anche colui che è in possesso degli strumenti per dominarla. La paura come dice Zygmunt Bauman è un capitale, la paura genera reddito. La paura del default ha dato luogo alla nomina di Monti ed all’avvento della BANCOCRAZIA.
Ezra Pound nel 1933 in Valuta,Lavoro e decadenze ha detto: “Discutere dei governi delle così dette democrazie: Inghilterra, Francia, Stati Uniti, è una semplice perdita di tempo, sino a che non si distingue tra teoria e fatto. Questi tre paesi sono controllati dagli usurai, sono usurocrazie o daneistocrazie(ai prestatori di danaro), ed è perfettamente inutile parlarne come se fossero controllati e governati dai loro popoli o dai delegati che rappresentano i loro popoli, o nell'interesse dei loro popoli.”





sabato 12 novembre 2011


BORTOLETTI POSSIBILI ATTACCHI ANCHE DALLA SFIGA


La notizia  di stamane è che il Commissario dell’Asl di Salerno, il cui mandato scadeva il 12/2011 sarà confermato fino a dicembre 2012. Dalla rassegna stampa del sito dell’ASL, che riporta gli accadimenti nella sanità salernitana, è evidente lo scontro durissimo tra CGIL ed il CC Bortolletti . Il bello ,a quanto dice il sindacato “rosso”, è che siamo solo all’antipasto, ma che la CGIL  ha mobilitato tutto il suo mastodontico apparato, coinvolgendo esperti e tecnici delle discipline più disparate, per attacchi sempre più consistenti, ed inoltre,  le carte di cui si dichiara in possesso,  sarebbero delle vere e proprie bombe atomiche. Bortoletti , per adesso incassa e non risponde. Altra novità è che ieri sono arrivate le  due sub commissarie quella amm.va e quella sanitaria. Dato  lo scenario sarà interessante vedere quali passi faranno le  due “SUB” anche se non sarei sicurissimo che staranno, pienamente,  dalla parte del Colonnello. Vieppiù. Se poi si crede alla cabala , pensate : la presentazione delle Sub l’ 11/11/11 data palindromo, e per alcuni segno di sventura; proroga del contratto di Bortoletti al  2012 data della profezia Maya prevista per la fine del mondo; l’ultima delibera, monocratica,  adottata da Bortoletti , è datata  7/11 e numerata 1107 , numeri da libro dell’Apocalisse; ha ricevuto l'incarico con la delibera regionale n.90; ed è nato il giorno 17. C'è poco da stare allegri. Se ci mettiamo le convergenze stellari e misceliamo tutto “ scure nubi si addensano” sull’ASL di Salerno; oppure qualcuno va in ricevitoria e si gioca  7 – 11 –  17 - 20 -90 per poi , alla vincita donarne parte all’ASL di Bortoletti , la quale, qualunque siano le condizioni dI bilancio , siamo sicuri  non rifiuterà la liberalità.   


SALERNO:  LE VIE DELL'ILLUMINAZIONE

Anche stasera si ripeterà il rito delle VIE DELL’ILLUMINAZIONE. Se ne potrebbe parlare da qui fino alla fine del mondo non si avrebbe mai una opinione univoca da parte dei salernitani. Da una parte i contro con  :  troppissimi 4 milioni di euro impiegabili in tanto altro; congestionamento del traffico; elevazione del tasso di smog; pellegrinaggi di ladri , borseggiatori ed accattoni; aumento dei furti nei negozi; aumento dei parcheggiatori abusivi; parcheggio selvaggio; invivibilità delle strade del centro; vantaggi economici solo per gli “ ILLUMINATI”; sporcizia per le strade. Dall’altra i pro-luci: aumento degli affari commerciali;  ritorno d’immagine della città; le luci come fenomeno culturale. Un fatto c’è : un plebiscito ha voluto De Luca sindaco ed un plebiscito non deve dare spazio a dubbi sull’azione del primo cittadino. Se fosse vero che le luci sono una pazzia l’opportunità per i “contro-luci” erano le elezioni, ma il risultato elettorale lo conosciamo tutti. Ed allora per chi non sopporta le luci di Salerno non c'è scampo perché gli resta solo, appunto, la via dell'illuminazione ...tanto per cambiare.

venerdì 11 novembre 2011


CHI E' MARIO MONTI ?


La crisi economico-politica è al centro dell'informazione tout-court. Il nome del salvatore , questa volta è quello di Mario Monti. Leggetevi questo l'articolo seguendo il link:http://www.disinformazione.it/mario_monti.htm. Meglio essere DISINFORMATI?

venerdì 4 novembre 2011

L'UCCELLO A DUE TESTE




C'era una volta un uccello con due teste e un corpo: la testa di destra era vorace e abilissima nella ricerca del cibo, mentre quella di sinistra, altrettanto ghiotta, era maldestra.

La testa di destra riusciva sempre a nutrirsi a sazietà, mentre quella di sinistra era incessantemente tormentata dalla fame.

E così un giorno la testa sinistra disse alla destra: "Conosco, qui vicino, un'erba squisita di cui ti delizieresti: vieni, ti conduco dove cresce".

In realtà sapeva che quell'erba era velenosa, ma voleva con questo stratagemma uccidere l'altra testa, per poter poi mangiare a piacimento.

E la testa di destra mangiò l'erba, e il veleno uccise l'uccello dalle due teste.


(Antica storia zen)
                       PROFESSORE :  PERMETTE , UN RICORDINO.


Stamane alle ore 12.00 presso il Comune nel Salone del Gonfalone avverrà la stipula dell’atto costitutivo della Fondazione intitolata ad uno dei più prestigiosi giuristi di salernitani il Prof. Vincenzo Buonocore. Quale migliore occasione per un ricordo. Sono stato uno dei suoi studenti ed al corso di diritto privato non persi una lezione, una volta tanto, non perché c’era l’obbligo di seguire, ma perché sarebbe stata un’occasione persa non farlo. Passeggiava nel corridoio del cinema Apollo – per un periodo lì si tenevano le lezioni - in una platea gremita, neanche fosse stata la prima della Scala. Il Prof. calamitava l’attenzione per il suo modo di esporre con semplicità  argomenti complessi – memorabile la lezione sui contratti atipici-. Veleggiava da esempi di quotidianità al fine di rende familiari e più digeribili tecnicismi giuridici , a racconti della sua vita – la sua esperienza alla Pirelli di Milano -, per poi approdare a memorie cinematografiche. Il tutto condito da un linguaggio quasi “teatrale” che la sala del cinema Apollo tendeva ad amplificare. La voce profonda, la erre moscia, la battuta per alleggerire:  2 ore che passavo in un attimo. La prova d’esame è ancora viva nella mia memoria.  Superai lo scoglio  Fauceglia con 28, poi mi toccò il PROF.   Tre domande secche. La prima  di riscaldamento; la seconda approfondita , la terza proprio complessa.  Il tutto 45 minuti dopo i 40 con l’assistente. E poi un siparietto tra me e LUI. Buonocore con erre moscia. “ Beh non male. Potrrei anche conferrmarre. Un ‘altra domandina. Non sono convinto.” Io rispondo “ Nientedimeno ancora un’altra domanda Prof.  Stò qua da  più di un’ora” B. risponde “ E che devo dire io, che devo starci tutta la giornata Io “ Ci starei anche io tutta la giornata, ma dall’altra parte ”. Il prof. Mi sorride con il suo faccione  e mi dice “ Potremmo ritornarci insieme la prossima volta ?” Io rispondo : “ Prof. grazie ma devo declinare l’invito ho già preso un impegno”. B. “ Peccato. 26 ?” . Rispondo strappandogli un altro sorriso “ Stò!!!”. E lui “ Addio”.

sabato 29 ottobre 2011


EBOLI LA TRADIZIONE E'LO SCORZAMAURIELLO

Disapprovo il merchandising ed i festeggiamenti in Italia Halloween. Non per le sue origini pagane,  e tanto meno per quelle celtiche, non per il suo significato – commemorare i defunti - , né per l’evocazione di streghe e folletti. Molte di queste derivazioni sono parte delle mie passioni culturali, ma reputo che preservare, consolidare, trasfondere  le tradizioni della propria terra debba  essere una eredità che i “vecchi” devono lasciare ai giovani , perché solo tramandando salveremo le nostre radici dal contagio del lato oscuro della globalizzazione. L'esempio è ad Eboli dove si festeggia lo scorzamauriello che è  il giustapposto ai personaggi magici dell'halloween anglosassone. Lo scorzamaurillo è un il personaggio fantastico  di Eboli. La sua presenza è testimoniata dal 1400 e da allora si tramanda la sua leggenda. Quando i bambini ebolitani si comportavano male venivano intimoriti con la frase” Fa o’brav senò chiam’e o’scorzamaurielle”. Piccolo, deforme, vestito da monaco, altri lo vedevano con un cappuccio rosso , era lo spauracchio dei piccoli irrequieti.  Ma rappresentava anche il bene, la fortuna. Infatti quando si ritrovavano, inaspettatamente soldi in tasca o per terra era stato l’influsso magico dello scorzamauriello; ed anche l’essere dispettoso , quando qualche oggetto in casa si trovava spostato era stato sempre lui. Il tutto visto e vissuto in centro storico ad Eboli , che conserva ancora, per chi lo frequenta  e ci ritorna ,  il borgo magico delle favole più belle. Il 31 ottobre, in alternativa alla tradizione anglosassone della notte di Hallowen, le Tavole del Borgo, l'associazione dei ristoratori del centro antico di Eboli, propongono nei loro locali, la rievocazione della tradizione dello Scorzamauriello. Magia per magia, ha più senso festeggiare i personaggi magici della nostra Terra.

mercoledì 26 ottobre 2011

SALERNO: IL PIANETA DELLE SCIMMIE



“E’ inutile mettere semafori nella giungla se le scimmie non li rispettano. Bisogna riportare la gente a sapere che cosa è legittimo e cosa no”. La frase è del dott. Bortoletti Commissario Straordinario dell’ASL di Salerno rilasciata al Corriere della Sera. Il sindacato della CGIL FP di Salerno  replica: “ Salerno non è una giungla e i salernitani non sono scimmie”. Personalmente non crediamo che doveva venire il dott. Bortoletti a darci lezioni di legalità, come non crediamo che Salerno sia  una giungla, ma come ha detto la CGIL , ma una perla di civiltà nella Regione Campania , che stanno partecipando a distruggere,  proprio quei partiti che hanno voluto il Bortoletti a Salerno. Dubbio non vi è:  la battuta è infelice. E' infelice perché ha il sapore del mantra leghista e come tale ha sottintesi razzisti. Eppure gli ambienti dell’ASL riferiscono che Bortoletti è stato accolto con cortesia ed educazione. Queste frasi forse sono il sintomo di  stress ,  tensione, preoccupazioni, del resto la CGIL non gliene fa passare una. Un uomo esperto non fa interpretare il proprio pensiero. Comunque sia, siamo d’accordo con la CGIL. Un pensiero però ci viene spontaneo:  visto che qui Bortoletti non è venuto perché ha vinto un concorso, ma ce l’ha messo la politica, non ci stà gratis, pare percepisca circa 10.000,00 euro al mese ( soldi anche dei salernitani ), svolge  un ruolo che alla fine del mandato conferirà al suo curriculum un tassello di non poca importanza,  la macchina blu è a disposizione ma perché  “dovrebbe ledere il suo onorato prestigio “ essere il manager delle scimmie??? Forse avrà battuto la testa scivolando ...su una buccia di banana. In ultimo la battuta della CGIL che ha definito, appunto,  Bortoletti un NOVELLO TARZAN  è stata assai carina e mi ha suscitato un ricordo. Clikkate sul link

domenica 23 ottobre 2011

PDL E PD: SFIDA ALL’OK CORRAL




Dopo il colonnello Bortoletti Commissario Asl, nel mirino il Sindaco De Luca. Il consigliere Raffaele Adinolfi del PDL esibisce una deliberazione, della sezione regionale della Corte dei Conti che muove numerosi rilievi al Comune di Salerno sulla correttezza della relazione sul bilancio di previsione 2009, sui rendiconto del 2007, 2008 e 2009. Poi i manifesti blu sul sindaco “sprecone” e stamane i manifesti del PD sul malgoverno regionale su turismo,sanità e mancati finanziamenti alla nostra città. Un botta e risposta tra i due principali schieramenti. Se tutto ciò servisse per rendere pubbliche le notizie sulle amministrazioni inefficienti , in modo che la gente possa essere messa in condizione di scegliere con maggiore consapevolezza da chi far gestire i propri  soldi  poco male. Il bene è che la gente crede a quel che vede . Ed in questo momento si vede che è in corso una SPARATORIA delle migliori tradizioni western , volta ad uccidere chi non ha fatto o fatto male. Siamo alla vecchia logica dell' etichettatura del cattivo. Tutte queste energie sarebbe meglio spese se invece di preoccuparsi dell'opinione dei lettori salernitani del manifesto blu o rosso ( PDL e PD),  pensassero a lavorare perché il popolo ha bisogno di tanto, ma se la crisi aumenta sarà di tutto.

venerdì 21 ottobre 2011


BORTOLETTI O POTTERLETTI ?



In questa settimana c’è stato un vero e proprio fuoco di fila sul Commissario dell’Asl di Salerno il colonnello Bortoletti. Ne hanno parlato i giornali  a tutta pagina, nessuno escluso, ed una trasmissione televisiva a Lira TV con una diretta proprio dalla sede legale di via Nizza. Alle telecamere i sindacati ed i lavoratori lamentano mancati pagamenti, disfunzioni di strutture sanitarie, sprechi di pubblico danaro o comunque politiche di contenimento rivolte solo contro i dipendenti del comparto  ma non verso la “casta dei medici ospedalieri”( un serbatoio elettorale troppo ben protetto per poter essere attaccato). Il colonnello Bortoletti non è intervenuto. ( non possiamo riportane la replica) ma l'impressione è che ne è uscito ammaccattissimo. I politici presenti in studio a Lira TV hanno fatto solo da contorno, ma bravi tutti a sbagliare il cognome del Commissario Bortoletti – è stato chiamato Bartoletti, Bortolotti, Bartolini, Bortoletto, ci mancava solo Balotelli – ed è stato difeso solo dalla deputata regionale Longo,  anche se la tutela è sembrata così superficiale e generica che tutto sommato gli è stata più di danno che di beneficio. Da parte sua il Colonnello, il giorno prima aveva rappresentato che la situazione trovata a Salerno era disastrosa, ma  grazie ad interventi non di machete, ma di bisturi era riuscito, a riportare le finanze in equilibrio. Altro tema centrale, era piano attuativo , cioè l’impianto della nuova sanità salernitana. A detta dell’ufficiale dei CC nessuna bocciatura dalla regione, solo qualche prescrizione ; mentre per i sindacati una sonora bastonatura dell’ARSAN (l’agenzia regionale sanità). Intanto negli ambienti Asl gira un nomignolo che gli hanno affibbiato “ i suoi ammiratori” POTTERLETTI ( Harry Potter/Bortoletti) perchè è illusione e  pura magia il risanamento che il Commissario vanta. Noi vorremmo che la verità fosse una sola e speriamo che vicenda non si concluda come il film : “ I doni della morte “, cioè con DUE FINALI.

martedì 18 ottobre 2011

ROSSI (pd) CONTRO BLU (pdl): MA CHI SE NE FREGA !!!




Salerno da giorni è tappezzata di manifesti rossi e blu –i più fuori dagli spazi di affissione – dove i Blu (PDL) contestano i lavori della metropolitana incompleti per colpa di De Luca; i rossi ( PD) che i lavori non sono stati finora completati perché la Regione non manda i soldi; i Blu (PDL) che i soldi il comune li ha, ma li sperpera con il progetto luci di natale 5 milioni di euro; i rossi (PD) che la Regione non manda i soldi a Salerno però finanzia a Napoli, la coppa America di vela per 20 milioni di euro. Una battaglia di manifesti che vuole affermare che il torto o la ragione sta da una parte sola. Invece, io dico, immaginiamo i lettori: la massaia con pochi soldi che deve far quadrare il bilancio, il pensionato che non arriva a fine mese e va al mercato dopo le 12,00 per racimolare qualcosa da mangiare, anche negli scarti, l’impiegato assillato dalle rate dei mutui, il disoccupato che si sbatte e non trova lavoro, lo studente che studia senza un futuro, il diversamente abile che è stato dimenticato e lo straniero sfruttato che lavoro ma senza casa dorme sotto l’ingresso del Liceo Tasso. Politici nella migliore delle ipotesi i salernitani leggeranno commentando: MA CHI SE NE FREGA HO ALTRO PER LA TESTA!

UN FASCISTA SALVA TINTIN




In prossimità dell’uscita già annunciata del film di Spilberg su TINTIN un’altra scoperta. Hergé , come per Degrelle, ci " ricade " e fa diventare un personaggio delle storie di Tintin, Henry De Monfreid , ne I sigari del faraone, che appare nella parte di uno scaltro trafficante d'armi del Mar Rosso che salverà il reporter dal mare. Fascista convinto delle Colonie è stato uomo d’avventura, pittore, scrittore,attore,regista, playboy e tanto altro. Dopo un vita in stand-by a 32 anni inizia la sua avventura in Abissinia. Esplora il Mar Rosso dedicandosi alla pesca delle perle, si sposta a Gibuti e con un carico d'armi e lo percorre in largo e in lungo. Sopravvissuto a una tempesta si converte all'Islam. Arrestato nel 1914 uscirà di galera e tre mesi dopo,s’impegnerà  in missioni di spionaggio contro l'impero ottomano. Nel 1922 trasportando lavoratori ad Aden nello Yemen, forza il blocco inglese, iniziando la sua personale guerra con gli inglesi. Finita la I^ guerra mondiale continua i suoi traffici con l'Altair, il nuovo veliero che ha personalmente costruito, e mette a segno un colpo da maestro piazzando 12 tonnellate di hascisc contrabbandate dall'India all'Egitto sotto il naso degli inglesi. Con il ricavato compra una centrale elettrica e un mulino a Dire Dawa, in Etiopia. È il 1923 e a Gibuti arriva la giornalista americana Ida Treat che ne narrerà le gesta. Nel frattempo De Monfreid è affascinato da quel che succede in Italia e diventa un estimatore di Mussolini . Nel 1926 è  archeologo e per due anni si dedica agli scavi. Prima espulso dall’Abissinia vi rientra nel '36 grazie a Mussolini e sarà corrispondente di guerra per France Soir. Ora è una vera celebrità, in Francia viene invitato alle serate di gala e vi si presenta in smoking e espadrillas, avendo un odio viscerale per le scarpe. Nella prima metà degli anni Trenta pubblica una quindicina di romanzi e trova anche il tempo, nel '37, d'interpretare stesso nel film tratto dal suo primo libro. Nel '42 gli inglesi lo catturano. Viene rinchiuso con gli italiani in un campo di prigionia in Kenia. Quando nel '45 ne esce si ritira in una capanna alle pendici del Monte Kenia vivendo di caccia, dipingendo e scrivendo ( Hugo Pratt disegnerà le copertine dei suoi romanzi facendone uno dei personaggi nel fumetto Gli Scorpioni del deserto). De Monfreid entra nel dizionario francese e nel 1958, all'età di 79 anni, viene dato per morto quando assieme al figlio Daniel sparisce per dieci giorni nel tentativo di raggiungere le isole Mauritius su di un piccolo cutter. È ormai un arzillo ottantenne, caro amico di Jean Cocteau, il quale spingerà per farlo eleggere all'Accademia di Francia, non verrà accettato per il suo passato fascista. De Monfreid non ne fa un dramma e ultraottantenne va ancora in barca finché la morte lo coglie nel '74 a 95 anni.
Un uomo che ha vissuto tante vite in una vita sola.

venerdì 14 ottobre 2011


CINEMA SALERNO – 15 : ARRIVA TINTIN E ....DEGRELLE


Il 28 ottobre a Salerno arrivano le avventure di Tintin: il segreto dell'unicorno. Dietro il reporter Tintin ,creato da Hergé, aleggia la figura del suo discusso amico a cui si è ispirato: Léon Degrelle,. E’ chiaro che è scomodo pensare di idealizzare l’ unico non tedesco decorato con foglie di quercia da Hitler ; che da soldato semplice arriva, per solo coraggio , al grado di generale della Divisione“Vallonie”, fondatore del partito dei rexisti. Però voler nascondere nell’epoca di internet che Hergé si ispirò a Degrelle oggi non ha più senso. Dopo aver letto Militia non può non nutrirsi una misurata ammirazione per chi restò immutabile nelle sue idee, con cui si può essere in disaccordo ,ma non negare la fermezza e caparbietà con le quali le difese. Chissà , vivi entrambi cosa avrebbero pensato del film in 3D e della società liquida in cui viviamo ,( che forse Degrelle avrebbe definito “ umida” ).

lunedì 10 ottobre 2011

   INVITO AGLI 11.000 : S C R I V E T E 




Ho ricevuto diverse  mail con le quali  mi segnalano che : “ scrivo riflessioni troppo lunghe”. Sono andato a rileggere dagli albori del blog, ebbene avete ragione, anche se ultimamente ho diminuito le battute ( da ora cercherò di tenermi sulle 800 battute). Mi hanno chiesto più foto e video su Salerno perché " sono troppo poche". Effettivamente più che poche, direi non molte , se mi aiutate miglioreremo anche in questo. Pertanto, visto il numero delle visite  ho preso la decisione di aprire il blog all’esterno, per vedere cosa succede. Inviate materiale su Salerno lo pubblicherò e cercheremo di trasformare un “ blog di autocoscienza ” in un “ blog di coscienza partecipativa”. L’indirizzo dove potete inviare il materiale da far pubblicare (se volete a firma Regno di Moria ) è : salerninani@virgilio.it