venerdì 4 novembre 2011

                       PROFESSORE :  PERMETTE , UN RICORDINO.


Stamane alle ore 12.00 presso il Comune nel Salone del Gonfalone avverrà la stipula dell’atto costitutivo della Fondazione intitolata ad uno dei più prestigiosi giuristi di salernitani il Prof. Vincenzo Buonocore. Quale migliore occasione per un ricordo. Sono stato uno dei suoi studenti ed al corso di diritto privato non persi una lezione, una volta tanto, non perché c’era l’obbligo di seguire, ma perché sarebbe stata un’occasione persa non farlo. Passeggiava nel corridoio del cinema Apollo – per un periodo lì si tenevano le lezioni - in una platea gremita, neanche fosse stata la prima della Scala. Il Prof. calamitava l’attenzione per il suo modo di esporre con semplicità  argomenti complessi – memorabile la lezione sui contratti atipici-. Veleggiava da esempi di quotidianità al fine di rende familiari e più digeribili tecnicismi giuridici , a racconti della sua vita – la sua esperienza alla Pirelli di Milano -, per poi approdare a memorie cinematografiche. Il tutto condito da un linguaggio quasi “teatrale” che la sala del cinema Apollo tendeva ad amplificare. La voce profonda, la erre moscia, la battuta per alleggerire:  2 ore che passavo in un attimo. La prova d’esame è ancora viva nella mia memoria.  Superai lo scoglio  Fauceglia con 28, poi mi toccò il PROF.   Tre domande secche. La prima  di riscaldamento; la seconda approfondita , la terza proprio complessa.  Il tutto 45 minuti dopo i 40 con l’assistente. E poi un siparietto tra me e LUI. Buonocore con erre moscia. “ Beh non male. Potrrei anche conferrmarre. Un ‘altra domandina. Non sono convinto.” Io rispondo “ Nientedimeno ancora un’altra domanda Prof.  Stò qua da  più di un’ora” B. risponde “ E che devo dire io, che devo starci tutta la giornata Io “ Ci starei anche io tutta la giornata, ma dall’altra parte ”. Il prof. Mi sorride con il suo faccione  e mi dice “ Potremmo ritornarci insieme la prossima volta ?” Io rispondo : “ Prof. grazie ma devo declinare l’invito ho già preso un impegno”. B. “ Peccato. 26 ?” . Rispondo strappandogli un altro sorriso “ Stò!!!”. E lui “ Addio”.

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