martedì 29 novembre 2011

 RUSSO E SAVASTANO ED IL CALZOLAIO DI VIA BARATTA

Vorrei dedicare questo manifesto a tutti i politici del PdL e del PD, ed in particolare a Russo e Savastano. Il manifesto è affisso in via Silvio Baratta 4-5 vetrine dopo il bar che fa angolo, con la speranza che induca ad una riflessione. (Il  pensiero dei SALERNINANI sulla guerra dei manifesti lo abbiamo già  espresso tempo addietro).

domenica 27 novembre 2011

IL PIUMINO DI COIN E' ANTIDEMOCRATICO

Ieri è finita quasi a botte per accaparrarsi i piumini democratic ware della Napapijiri in vendita da Coin. 10 euro, in edizione limitata. Il capo è "andato via" in pochissimo tempo. Di fesserie  ne sono state dette tante sull'iniziativa, ma la più grande è che si è  consentito a tutti di acquistare un piumino di marca a pochi soldi, per rendere la moda accessibile , appunto democratica. Io credo che la moda ha in sé l'esclusività: nei materiali, nei colori e nei modelli. Ora vedremo in giro 5 mila persone con il piumino blu ed il fioccone di neve dietro le spalle. Sapremo che l'ha comprato da CION, che costa 10 euro e lo ha disegnato la giovane designer finlandese Linda Karlsson diplomata presso l’Istituto Marangoni di Londra. Se questa è la moda domocratica. Allora diciamo, invece,  che è stato convenientissimo comprare un piumino a 10 euro, ma non che con 10 euro abbiamo reso la moda democratica, perché essa è autoritaria per definizione. Ed è di un autoritarismo-democratico, perché lascia ad ognuno di poter imporre a se stesso il suo stile, i colori, i materiali e la marca. Oggi non è più una questione di soldi, si trova tutto dappertutto. E forse non c'è cosa più antidemocratica che voler far credere che aver comprato quel solo piumino la moda sia diventata democratica. Qualcuno ha detto: " Potresti avere il doppio dei miei soldi ma vestiresti sempre peggio di me". 

giovedì 24 novembre 2011

IO L'HO LETTO


Nonostante sia trascorso più di mezzo secolo dal crollo del fascismo e dalla fine del secondo conflitto mondiale, siamo davvero convinti di sapere come andarono effettivamente le cose? Il tanto discusso dopoguerra italiano può considerarsi concluso? Piero Buscaroli, critico musicale, scrittore e giornalista non ne è affatto convinto e ha deciso di aprire la sua valigia di carte, documenti inediti e ricordi troppo a lungo taciuti per raccontarci il suo Novecento. Adolescente romagnolo con la passione per il pianoforte, assiste con stupore a fianco del padre Còrso, insigne latinista, al naufragio "non casuale" del 1943-45, che precipitò l'Italia in una spirale di guerra e violenze. L'interpretazione di eventi come la "congiura" del 25 luglio contro Mussolini, la dissoluzione militare e civile dell'8 settembre, l'occupazione tedesca e i "crimini dei vincitori" ci restituisce l'immagine di un Buscaroli "schierato a vita", cittadino coatto di una "ex nazione". Le sue "passeggiate fuori dalle solite strade della storiografia dominante" lo portano poi a visitare luoghi simbolo del Novecento come il Giappone e la Germania del dopoguerra, il Vietnam del 1966, la Praga del 1968, senza rinunciare agli incontri, che si susseguono in questi anni, con personaggi altrettanto significativi, da Ezra Pound a Dino Grandi, dall'ambasciatore giapponese Hidaka - l'ultima persona che ebbe un colloquio con Mussolini prima dell'arresto ordinato dal re - al dittatore portoghese Salazar.

BORTOLETTI, GLI AVVERSARI SI CHIEDONO: " PERCHE' NON PARLI ? " 

Ogni giorno dai media provengono attacchi al Commissario Straordinario dell’ASL di Salerno . Sindacati, politici, operatori od anche semplici “antipatizzanti”. Il Colonnello risponde con un sorriso ed il silenzio. Eppure gli affondi sono devastanti , non lo  risparmiano neanche sul piano personale . Ciò nonostante la risposta dell’Ufficiale dei CC è : “ Sorrisi e silenzio”. Avverto gli  ingenui : non è una  questione di autocontrollo.  A tal fine è assai interessante una riflessione di Carlo Jean (Docente di Studi strategici presso la LUISS-Guido Carli Presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica – CSGE) sul VALORE DEL SILENZIO.  Il docente prende spunto da Musashi Miyamoto –Il libro dei cinque anelli- e sul “principio della spada invisibile” (swordlessness), cioè  “stringi forte la spada e nascondila dietro un sorriso”. Non capendo le intenzioni del nemico , l’avversario sarà costretto a dispendiosi impegni di energia per creare un varco nella difesa con costi e tempi maggiori. Per intenderci: “. Dal canto delle Sirene ci si può difendere più che dal silenzio". Il silenzio quando è scelta strategica è potenza. Il silenzio aumenta la flessibilità e l’ambiguità, consente di adeguare le proprie decisioni ed azioni alle circostanze contingenti e anche di ritirarsi senza particolari danni. In secondo luogo, “costa” meno delle parole. Le “urla del silenzio” sono spesso più efficaci dell’esplicitazione delle proprie intenzioni ed obiettivi, ed anche delle minacce esplicite che suscitano una reazione di orgoglio ed inducono a resistere. Basti al riguardo ricordare l’impressione di paura che nel Settecento e Ottocento facevano i silenziosi dispositivi della fanteria di linea di Sua Maestà Britannica, che le unità francesi non scalfivano con i loro canti, urla e rulli di tamburo. Le urla sono più funzionali al farsi coraggio che ad impaurire il nemico, dal peana della falange greca ai dolorosi canti degli Alpini. Il silenzio esprime forza e determina paura. Il silenzio svolge ruoli sia offensivi che difensivi come “ strategia del muro di gomma”, che Von Clausewitz definiva il “santo protettore della difesa”. Un moltiplicatore di potenza che  logora l’attacco,  fa scoprire lati deboli dell’avversario e consente di colpirlo con maggiore efficacia.

martedì 22 novembre 2011


I POLITICI SALERNITANI NON "RACCOLGONO" ?

Ritorna in questi giorni per il rilancio dell’economia salernitana una “nuova proposta” concessione gratuita dei terreni demaniali abbandonati ed incolti da assegnare ai giovani per intraprendere attività imprenditoriali nel settore primario. (Luca Zaia, durante una visita istituzionale in Campania, annunciò: ‘Stiamo realizzando  il censimento dei terreni demaniali coltivabili e già in primavera saremo in grado di assegnarli’). Tutte le strade sono ottime quando si propongono un rilancio dell’economia nazionale e dell’occupazione giovanile. La proposta ha avuto poco rilievo sulla stampa locale, eppure : agricoltura biologia, prodotti made in Italy, riscoperta dei prodotti della nostra tradizione agricola ( carciofi di paestum, la mela annurca, il pomodoro san Marzano, la viticoltura e così via). Potrebbe riaversi, sostenendo con tali iniziative l'incentivo alla “piccola proprietà”  a sfavore dei grandi latifondi; si avrebbe una sorta di bonifica e ridestinazione dei terreni inutilizzati ed incolti; la ripopolazione del settore agricolo con manodopera italiana; la ristrutturazione del territorio e la riduzione delle esportazioni. Sarebbe una iniziativa già sperimenta ed anche con successo. Non per apologia ma ci fu già Benito Mussolini che nel 1931, solo sei anni dopo i primi provvedimenti della nuova politica agricola nazionale, fece sì che  l'Italia riuscì ad eliminare un deficit sulla bilancia commerciale di 5 miliardi di lire ed a soddisfare quasi a pieno il suo fabbisogno di frumento, arrivando ad una produzione di 81 milioni di quintali battendo finanche i concorrenti americani. Visto che si parla tanto di rilancio dell'economia da parte dei bancocrati . Ma pare che, per ora,  nessun politico raccoglie.

mercoledì 16 novembre 2011


SALERNITANI ATTENTI LA PAURA E’ UN CAPITALE.


                                (La nuova scheda elettorale)

Il popolo quando ha paura pressa i politici,cambia i governicon la speranza di risolvere i problemi. Ma c’è chi genera la paura e la fa aumentare. Si pensi in questi giorni alla paura sulle pensioni, sulla mobilità nel pubblico impiego, sul licenziamento facile, sulla patrimoniale , sui risparmi bancari, sulla tassazione, il punto è che, chi genera la paura è anche colui che è in possesso degli strumenti per dominarla. La paura come dice Zygmunt Bauman è un capitale, la paura genera reddito. La paura del default ha dato luogo alla nomina di Monti ed all’avvento della BANCOCRAZIA.
Ezra Pound nel 1933 in Valuta,Lavoro e decadenze ha detto: “Discutere dei governi delle così dette democrazie: Inghilterra, Francia, Stati Uniti, è una semplice perdita di tempo, sino a che non si distingue tra teoria e fatto. Questi tre paesi sono controllati dagli usurai, sono usurocrazie o daneistocrazie(ai prestatori di danaro), ed è perfettamente inutile parlarne come se fossero controllati e governati dai loro popoli o dai delegati che rappresentano i loro popoli, o nell'interesse dei loro popoli.”





sabato 12 novembre 2011


BORTOLETTI POSSIBILI ATTACCHI ANCHE DALLA SFIGA


La notizia  di stamane è che il Commissario dell’Asl di Salerno, il cui mandato scadeva il 12/2011 sarà confermato fino a dicembre 2012. Dalla rassegna stampa del sito dell’ASL, che riporta gli accadimenti nella sanità salernitana, è evidente lo scontro durissimo tra CGIL ed il CC Bortolletti . Il bello ,a quanto dice il sindacato “rosso”, è che siamo solo all’antipasto, ma che la CGIL  ha mobilitato tutto il suo mastodontico apparato, coinvolgendo esperti e tecnici delle discipline più disparate, per attacchi sempre più consistenti, ed inoltre,  le carte di cui si dichiara in possesso,  sarebbero delle vere e proprie bombe atomiche. Bortoletti , per adesso incassa e non risponde. Altra novità è che ieri sono arrivate le  due sub commissarie quella amm.va e quella sanitaria. Dato  lo scenario sarà interessante vedere quali passi faranno le  due “SUB” anche se non sarei sicurissimo che staranno, pienamente,  dalla parte del Colonnello. Vieppiù. Se poi si crede alla cabala , pensate : la presentazione delle Sub l’ 11/11/11 data palindromo, e per alcuni segno di sventura; proroga del contratto di Bortoletti al  2012 data della profezia Maya prevista per la fine del mondo; l’ultima delibera, monocratica,  adottata da Bortoletti , è datata  7/11 e numerata 1107 , numeri da libro dell’Apocalisse; ha ricevuto l'incarico con la delibera regionale n.90; ed è nato il giorno 17. C'è poco da stare allegri. Se ci mettiamo le convergenze stellari e misceliamo tutto “ scure nubi si addensano” sull’ASL di Salerno; oppure qualcuno va in ricevitoria e si gioca  7 – 11 –  17 - 20 -90 per poi , alla vincita donarne parte all’ASL di Bortoletti , la quale, qualunque siano le condizioni dI bilancio , siamo sicuri  non rifiuterà la liberalità.   


SALERNO:  LE VIE DELL'ILLUMINAZIONE

Anche stasera si ripeterà il rito delle VIE DELL’ILLUMINAZIONE. Se ne potrebbe parlare da qui fino alla fine del mondo non si avrebbe mai una opinione univoca da parte dei salernitani. Da una parte i contro con  :  troppissimi 4 milioni di euro impiegabili in tanto altro; congestionamento del traffico; elevazione del tasso di smog; pellegrinaggi di ladri , borseggiatori ed accattoni; aumento dei furti nei negozi; aumento dei parcheggiatori abusivi; parcheggio selvaggio; invivibilità delle strade del centro; vantaggi economici solo per gli “ ILLUMINATI”; sporcizia per le strade. Dall’altra i pro-luci: aumento degli affari commerciali;  ritorno d’immagine della città; le luci come fenomeno culturale. Un fatto c’è : un plebiscito ha voluto De Luca sindaco ed un plebiscito non deve dare spazio a dubbi sull’azione del primo cittadino. Se fosse vero che le luci sono una pazzia l’opportunità per i “contro-luci” erano le elezioni, ma il risultato elettorale lo conosciamo tutti. Ed allora per chi non sopporta le luci di Salerno non c'è scampo perché gli resta solo, appunto, la via dell'illuminazione ...tanto per cambiare.

venerdì 11 novembre 2011


CHI E' MARIO MONTI ?


La crisi economico-politica è al centro dell'informazione tout-court. Il nome del salvatore , questa volta è quello di Mario Monti. Leggetevi questo l'articolo seguendo il link:http://www.disinformazione.it/mario_monti.htm. Meglio essere DISINFORMATI?

venerdì 4 novembre 2011

L'UCCELLO A DUE TESTE




C'era una volta un uccello con due teste e un corpo: la testa di destra era vorace e abilissima nella ricerca del cibo, mentre quella di sinistra, altrettanto ghiotta, era maldestra.

La testa di destra riusciva sempre a nutrirsi a sazietà, mentre quella di sinistra era incessantemente tormentata dalla fame.

E così un giorno la testa sinistra disse alla destra: "Conosco, qui vicino, un'erba squisita di cui ti delizieresti: vieni, ti conduco dove cresce".

In realtà sapeva che quell'erba era velenosa, ma voleva con questo stratagemma uccidere l'altra testa, per poter poi mangiare a piacimento.

E la testa di destra mangiò l'erba, e il veleno uccise l'uccello dalle due teste.


(Antica storia zen)
                       PROFESSORE :  PERMETTE , UN RICORDINO.


Stamane alle ore 12.00 presso il Comune nel Salone del Gonfalone avverrà la stipula dell’atto costitutivo della Fondazione intitolata ad uno dei più prestigiosi giuristi di salernitani il Prof. Vincenzo Buonocore. Quale migliore occasione per un ricordo. Sono stato uno dei suoi studenti ed al corso di diritto privato non persi una lezione, una volta tanto, non perché c’era l’obbligo di seguire, ma perché sarebbe stata un’occasione persa non farlo. Passeggiava nel corridoio del cinema Apollo – per un periodo lì si tenevano le lezioni - in una platea gremita, neanche fosse stata la prima della Scala. Il Prof. calamitava l’attenzione per il suo modo di esporre con semplicità  argomenti complessi – memorabile la lezione sui contratti atipici-. Veleggiava da esempi di quotidianità al fine di rende familiari e più digeribili tecnicismi giuridici , a racconti della sua vita – la sua esperienza alla Pirelli di Milano -, per poi approdare a memorie cinematografiche. Il tutto condito da un linguaggio quasi “teatrale” che la sala del cinema Apollo tendeva ad amplificare. La voce profonda, la erre moscia, la battuta per alleggerire:  2 ore che passavo in un attimo. La prova d’esame è ancora viva nella mia memoria.  Superai lo scoglio  Fauceglia con 28, poi mi toccò il PROF.   Tre domande secche. La prima  di riscaldamento; la seconda approfondita , la terza proprio complessa.  Il tutto 45 minuti dopo i 40 con l’assistente. E poi un siparietto tra me e LUI. Buonocore con erre moscia. “ Beh non male. Potrrei anche conferrmarre. Un ‘altra domandina. Non sono convinto.” Io rispondo “ Nientedimeno ancora un’altra domanda Prof.  Stò qua da  più di un’ora” B. risponde “ E che devo dire io, che devo starci tutta la giornata Io “ Ci starei anche io tutta la giornata, ma dall’altra parte ”. Il prof. Mi sorride con il suo faccione  e mi dice “ Potremmo ritornarci insieme la prossima volta ?” Io rispondo : “ Prof. grazie ma devo declinare l’invito ho già preso un impegno”. B. “ Peccato. 26 ?” . Rispondo strappandogli un altro sorriso “ Stò!!!”. E lui “ Addio”.