UNO SPORT COME PASSIONE: IL RUGBY
Stamattina a Torre del Greco si è svolto un torneo under 12 di rugby con rappresentative provenienti da diverse città italiane ( Roma, Firenze, Benevento,Napoli, Sinni dalla Sardegna – che per partecipare ha impiegato 12 ore di nave e 5 di pulmann - Salerno e diverse altre ). Ho visto tanta gente - famiglie, tecnici, accompagnatori - con la sola passione per un sport che si chiama rugby. Al di fuori di ogni retorica persone animate da vincoli di solidarietà, amicizia, lealtà, abnegazione. Ragazzini che lottavano, sudavano, correvano e si battevano ed alla fine dell’incontro, educati a cancellare ogni animosità, tutti al centro del campo in un grande abbraccio; oppure sugli spalti, durante le pause a raccontarsi e conoscersi proprio con chi prima era il suo avversario. Sorrisi, pacche sulle spalle e tantissimi applausi per sconfitti e vincitori, ma con la certezza che l’unico grande trionfatore è lo sport per lo sport; e non lo sport per i soldi o chissà per quale meta prefissata di qualche genitore vanesio in cerca di notorietà e milioni si euro. I nostri politici dovrebbero venire su questi campi ed assistere a manifestazioni del genere, per sentire la voce di persone del genere, per esplorare realtà come il rugby e la sua gente, ma soprattutto per apprezzare e godere di queste atmosfere e chiedersi responsabilmente, se per la città di Salerno ed i suoi i ragazzi, hanno fatto veramente tutto il possibile per aiutare la crescita e la diffusione di uno sport come il rugby , che racchiude una vera e propria parabola della vita.
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