martedì 10 maggio 2011

ELEZIONI A SALERNO E L'ELEMOSINA ELETTORALE
Dopo il comizio di sabato 7 maggio a mio modesto avviso i giochi, qualora vi fosse un flebile dubbio, sono più che segnati. Il sintomo era una Piazza Portanova stracolma non solo di militanti, ma soprattutto di amatori e simpatizzanti. Io c’ero e ci sono andato di proposito per ascoltare il Sindaco visto che ne scrivo in continuazione. Il palco lo tiene ed anche bene – a me ha ricordato l’Almirante di piazza della Concordia degli anni 70 – da tribuno ha avuto il coraggio di scendere in piazza in un era tecnologica ( videomessaggi, facebook, blog e via dicendo) e carbonara ( riunioni in pizzerie, sedi elettorali al più qualche salone d’hotel ma con il terrore del fiasco da 4 gatti ). Un discorso per tappe: quello che è stato fatto, quello che si sta facendo, quello che si farà e quello che non saprebbero fare e che di sbagliato hanno fatto gli avversari. Il tutto condito da ironia e da una buona dose di batture. Gli altri candidati non hanno avuto il coraggio e restano al palo, meglio al muro solo sui manifesti. Nessuno confronto incrociato, nessuna sfida. E la débacle incombe per i ferrazzanesi -ciriellini che rischia di trasformarsi in uno tsunami con de Luca sindaco al primo turno ed i consiglieri del PdL che prendono più voti del candidato a sindaco ( appunto ne parlammo come lo scacco di Tamerlano). Questo perché le elezioni si vincono per meriti propri e per demeriti altrui e l'incapacità dello sconfitto è misurabile. Dico questo perché la voce che gira in città è ( discorso tra candidato ed elettore) : ” Capisco vota pure De Luca, mi rendo conto, ma che ti costa darmi la preferenza “ . Ad una settimana da voto siamo già all' elemosina elettorale.

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