CALDORO A SALERNO: NON PERNACCHI MA SQUILLI DI TROMBA
Arriva Caldoro al San Leonardo e non piovono pernacchie ma abbracci, strette di mano, qualche inchino e sorrisoni 3x2 . L’atmosfera più che accogliente, è da fasti consolari, quasi celebrativa. Sul tipo correte, correte è arrivato il Salvatore, colui che ama Salerno, una personcina assai perbene che non fà disparità di trattamento territoriali soprattutto quando stabilisce la distribuzione dei fondi , ma che grazie alla sua efficienza e lungimiranza , stà facendo risorgere la Regione Campania. E non parliamo di cosa ha fatto Caldoro per la sanità che grazie alle sue scelte di commissari-direttori e mezzi impegnati stà rientrando dallo sfacelo economico bassoliniano, infatti i bilanci delle ASL sono stati risanati e i campani non vanno più fuori regione a curarsi, anzi abbiamo le corsie piene di bresciani e piemontesi che hanno iniziato i viaggi delle speranza verso sud. Non siamo oppressi da tasse e malgoverno regionale, ma gli uomini che si stringono intorno a Caldoro, governo e opposizione , non hanno a cuore che un unico obbiettivo il bene dei campani. Sò cosa pensare di Caldoro e non sono meravigliato dei lacché e bacia pile salerninitani( personale sanitario ed infermieri che prima ne dicevano peste e corna) ma che ieri si stringevano intorno al social-governatore “baciandone l’anello”. Come diceva Leo Longanesi : ”Il tipo italiano è di una coerenza spaventosa, ed è capace per restare fedele ai suoi principi, di non credere a quello che dice”.
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