venerdì 25 maggio 2012

SINDACO DE LUCA SCENDA IN CAMPO 
IN GIOCO C'E' IL DIRITTO A VIVERE





Sono in prossimità le nomine dei direttori generali alla ASL di Salerno ed al San Leonardo. La ridda dei nomi gira vorticosamente. Nel frattempo Bortoletti per l’ASL Salerno è con il trolley sotto la scrivania , mentre Bianchi è già partito alla volta della Regione. Cosa resta delle loro gestioni??? Dipende se a parlare sono gli ex manager – per loro la migliore - o i loro oppositori - una vera catastrofe-. La verità è che fra un mese li avremo dimenticati. Ma poi al malato, a colui che chiede aiuto per essere guarito , per essere salvato interessa davvero? Io credo se ne fotta di chi è e chi sarà il manager, perché una eventuale sua malattia lo fa impattare con l’infermiere, il medico ed il reparto di ospedale, non certo con il manager. Così come se ne strafotte del bilancio , del pareggio e di tutte queste cazzate considerato che la regione campania è oramai fallita da tempo. Al malato interessa un ospedale che lo accolga e lo guarisca .

Il problema è che i manager della salute - tutti , ma proprio tutti - sono i veri malati, perché partoriti da una madre infetta che è la politica. Una politica in disfacimento, e quella regionale campana  imputridita sia essa governo che d'opposizione. Ma gli è lasciata ancora una responsabilità , quella di scegliere il manager, come colui che decide di mettere o non mettere in condizione gli infermieri, i medici ed i reparti di salvare vite , alleviare dolori e sofferenze. I politici salernitani – governo ed opposizione - sono all’ultima chiamata.

Se gli è rimasto un briciolo di responsabilità scelgano due salernitani ad amministarre la salute dei salernitani. Gente del territorio che conosce le realtà sanitarie ed ha un senso di responsabilità incentivato dal dirigere aziende dove è nato , dove abita e vive; dove chiunque incontri, incroci e saluti potrebbe essere quel malato che chiede aiuto. Un manager che la mattina non si incarti in delibere, provvedimenti ed atti ma che giri per la sua azienda, la viva , la frequenti e ne condivida i problemi, e perché no , si piaghi e ci perda il sonno per essa , al fine di alleviare le sofferenze dei suoi conterranei. Insomma vi ricordate il film Brubaker con Robert Redford, più o meno quel modello. E l’appello principale lo rivolgo al nostro Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca dove per queste nomine è primario scendere in campo perché in gioco è la salute dei suoi cittadini.





mercoledì 23 maggio 2012

CALDORO AI RAGAZZI DEL PD: E’ PRONTO… TUTTI A TAVOLA!!!





Quale migliore soluzione se non il popolare brocardo : “ Gli amici tieniteli stretti, ma i nemici ancor di più”. E così Caldoro invita alla tavola regionale anche il PD. In effetti il socialista manca di originalità, copia una tattica che fu già di Bassolino, quando o’governatore premiando i vari consiglieri dell’opposizione( allora PdL ) riuscì a trasformare i berlusconiani da resistenti in desistenti. E così di piacere in piacere – da pseudodestra a sinistra - , affossò la regione campania indebitandola fino i nostri figli . Caldoro vuole fare meglio, stà cercando di raddoppiare quel tristo primato,indebitando addirittura i figli dei nostri figli. Ma giustamente , solo con gli attuali amici di cordata l’impresa diventa faticosa ed allora quale migliore soluzione se non quella di coinvolgere anche il partito democratico. Ma da Salerno tuona De Luca: se Caldoro abbisogna di un governo di solidarietà regionale la sua coalizione ha fallito, si dimetta e se ne torni a casa. Ma il Pd ha tante anime e quelle napoletane non la pensano allo stesso modo e sono stati chiamati da Caldoro con il consueto: “ E’ prontooo... tutti a tavola!!!”con la benedizione di Bersani. Il risultato è che nel PD vi potrebbero essere fuoriuscite, spaccature, ma soprattutto, accettando la condivisione del governo regionale con i propri avversari,  la compatecipazione al fallimento dell’attuale gestione.Cosa decideranno i PD salernitani??? Riceveranno un’offerta che non potranno rifiutare??? Seguiranno De Luca  resistendo alla tentazione di pietanze succulente??? Mah , la vedo dura. L’ascetico non si attaglia alla figura del politico, men che meno a quello regionale. Basti pensare che i consiglieri salernitani governativi stanno assistendo alla distruzione del proprio territorio ma per convenienza continuano ad abbracciare il caldorismo napolicentrico. Fatto è che, se avverrà l’ingresso del PD nella giunta Caldoro,  mai aforisma di Nicolás Gómez Dávila sarà stato più adatto: “ L’umanità crede di rimediare ai propri errori ripetendoli”.

lunedì 21 maggio 2012

SABATO SERA A SALERNO : SCOPPIA BOMBA A VIA DIAZ.

( Numero di morti incalcolabile )


- olio su tela T. Couture I romani della decadenza-  

Sabato sera sul corso a Salerno si sono verificati degli episodi segno della decadenza morale dei tempi in cui stiamo vivendo. Alle ore 18.00 in via Diaz  c’era una folla di più di 300 persone che ha bloccato il traffico e richiesto l’intervento di carabinieri e vigili urbani. Non era una protesta per la crisi economica, per la corruzione della classe politica che, oramai, rappresenta solo se stessa, o per sostenere qualche causa umanitaria o ecologista : ERA IN ARRIVO UN TRONISTA DI MARIA DE FILIPPI ALL'INAUGURAZIONE DI UN PARRUCCHIERE PER SIGNORA. Ragazzine, donne attempate, giovani mamme e qualche nonna tutti cellulari alla mano strepitavano per applaudire e vedere “ IL LUI”. Contemporaneamente dall’altro capo della strada a piazza Portanova circa 30 persone manifestavano contro la violenza per la morte della studentessa di Brindisi. Qui uno sparuto gruppetto. A Portanova la gente non strepitava, passava e guardava indifferente od al massimo con un pensiero di sdegno lampo. Una smorfia, un breve annuire e nel migliore dei casi un movimento con la testa, quasi a dire “ in che tempi viviamo”, ma, casomai,  per telefonare subito dopo alle figlie e nipoti  in trepidante attesa del tronista a via Diaz. Siparietto nel siparietto è stata poi la venuta dei ragazzi dell’hip-hop, sempre dove si trovava il gruppo di solidarietà. Solo a quel punto si è formata una piccola folla, ma per manifestare ammirazione ai ballerini acrobati, non certo in un rigurgito di riviviscenza umanitaria verso quei pochi 30 per Brindisi. Questi i fatti. Fin troppo facile l’analisi morale sulle vicende parallele. A via Diaz i nuovi sacerdoti, i nuovi riti, la decadenza del moderno che avanza il tutto come rappresentazione della degenescenza dell’essere umano. Quello che è successo sabato sera sul corso è stata la bomba scoppiata a Salerno che ha fatto più vittime di Brindisi, perché ha confermato la prevalenza del popolo degli indifferenti. 





giovedì 17 maggio 2012

SANITA’ SALERNO: CHI HA IL CORAGGIO PER L’ALBA NUOVA?





AAA. cercasi, per la sanità salernitana una persona capace di assumersi la responsabilità di  salvarci la vita avendo il coraggio di :


1) Chiudere ospedali improduttivi e doppioni;


2) Ridimensionare reparti ospedalieri sopravvalutati solo per amicizie primariali;


3) Potenziare le strutture territoriali per evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso;


4) Intervenire sulla sanità convenzionata lasciando in vita solo quella che può pagare;


5) Stabilire quanti lavoratori gli sono veramente utili e non rinnovare i contratti a chi non può più pagare;


6) Offrire ai lavoratori a tempo indeterminato in “esubero” una opportunità di ricollocazione ;


7) Mettere in mobilità chi non accetta un riposizionamento organizzativo;


8) Licenziare chi è stato assunto perché figlio della politica e non serve alla causa;


9) Licenziare i dirigenti ed i lavoratori che non si mostrano all’altezza del disegno aziendale;


10) Premiare solo chi oggettivamente mostra capacità ed impegno sul campo ;


11) Dismettere fitti e vendere il patrimonio immobiliare infruttuoso;


12) Specializzare le attività sanitarie per fermare i viaggi della speranza;


13) Pugno duro verso la corruzione ed il fannullonismo;


14) Interrompere incarichi esterni e fare tutto, dico proprio tutto, in autarchia ( pulizia,cucina,portierato, call center, progetti edili, manutenzioni a tutti i livelli);


15) Restituire ai reparti medici ed infermieri et similia dietro le scrivanie;


16) Potenziare i controlli sulla medicina convenzionata.


17) Disintegrare le aree di privilegio

Questo sarebbe un buon inizio.

mercoledì 9 maggio 2012

26 MAGGIO SALERNO GAY PRIDE: UNA FESTA CONTRO UN PREGIUDIZIO OD UN PREGIUDIZIO IN FESTA.



Ieri i giornali riportavano le dichiarazioni di alcune autorità sul gay pride a Salerno , raccomandando ai partecipanti di evitare i baci e di tenersi lontano dai bambini. Innanzitutto credo che non ci sia peggior modo di autoghettizzarsi celebrando una propria scelta, non voglio dire sessuale sarebbe riduttivo, ma di vita , attraverso una pubblica sfilata. Non si contrasta un pregiudizio con una di giornata sull’orgoglio omosessuale. Tutto nasce quando la religione cattolica definisce peccato l’omosessualità e non aiuta certo sostenere, che durante il paganesimo era moralmente lecita, è un’argomentazione debole, perché nei primordi della religione politeista , lo erano anche i sacrifici umani. Un braccio di ferro tra morali dove uno dei bicipiti è quello della chiesa la vedo sfida dall’esito scontato. Per me dire sono gay e me ne vanto è come dire sono onesto e me ne vanto, sono una persona leale e me ne vanto, sono una donna fedele e me ne vanto: è “naturalis” Ma in questo chiasso di opinioni c’è il pride dei pride. Quello dei “progressisti” - w i gay – e dei conservatori “ /\/\ i gay”. E poi tutte le categorie dei pride intermedi - QUELLI DEL Sì PERO'  – che cercano il grigio in una cosa che è : o bianca o nera. Questi ultimi sono i peggiori di tutti. Io sono tra quelli che “ Me ne frego” ognuno facesse della proria vita quello che vuole , ma sono convinto che  per la maggior parte della gente , il26 maggio  resta e resterà la festa dei “diversi” ma chiamandola con l’espressione dialettale più spregevole e tagliente . Ognuno è come vuoe essere e per me su  questo non c’è niente da festeggiare.

sabato 5 maggio 2012

DAL 1999 GUERRA ALLA SOSTA SELVAGGIA
 MA NON A VIA GIOVANNI CENTOLA


Oramai sono convinto che esistono degli automobilisti "protetti" che hanno acquisito, non si capisce bene in virtù di quale legge ad personam, il diritto di parcheggiare sul marciapiede di via Giovanni Centola. Fate caso alle decine di foto scattate, seppure in giorni ed orari diversi , ciclicamente vi ritroviamo sempre le stesse auto. Una sicurezza dovuta a qualche immunità da amicizia? La consuetudine alla sosta selvaggia che li ha convinti che per i VV.UU. non c'è problema? Amici in zona che li avvisano quando arrivano i controlli e spostano l'auto giusto il tempo di un giro di palazzo , e poi riparcheggiano selvaggiamente. Su quel marciapiede di via Centola c'è bisogno dei dissuasori, oramai il problema si è incancrenito. Ma evidentemente i dussuasori privano i selvaggi di una zona di pargheggio riservata, appunto il marciapiede di via Centola.
Queste sotto sono foto del 5/5/2012 ore 9.45















giovedì 3 maggio 2012


SALERNITANI: I GIOCHI E LE SCOMMESSE SONO UNA TASSA!!!


( Ho sempre giocato ed ho sempre vinto )

A Salerno ovunque passeggi  ti trovi di fronte un centro scommesse od una sala giochi. In fase di recessione è prova provata che il trend di giocate a vario titolo, ivi compreso il gratta vinci, aumentano in modo considerevole. Ciò fa la gioia dello Stato che incassa ennesime tasse, con la differenza che mentre le solite sono senza ritorno, come vuoti a perdere , quella dei giochi è più subdola perché è una tassa-speranza, almeno all’inizio. Poi compri il biglietto, speri nella vincita, non vinci e la tassa diventa come tutte le altre “ vuoto a perdere”. Alla fine il gioco è peggio della tassa normale, ti ingannano  due volte: la prima quando la paghi pensando di non farlo ; e la seconda quando non vinci. E così hai pagato l'obolo per mantenere la malapolitica ed i suoi figli. Mio padre mi raccontava di una statua che aveva visto, io non ricordo dove, che  rappresentava un giocatore “elegante” ma con un frack tutto strappato, quasi a brandelli, e sotto al piedistallo un incipit:” HO SEMPRE GIOCATO, ED HO SEMPRE VINTO”.
Un’idea per una campagna pubblicitaria che potrebbe essere sostenuta dal Comune, che  male non farebbe considerato che molte famiglie anche a Salerno si stanno rovinando proprio a causa del gioco.



mercoledì 2 maggio 2012

LA FESTA DEL LAVORO E’ IL CROCIFISSO RITROVATO






La vera festa del lavoro a Salerno  non si è svolta con la manifestazione rituale del 1° maggio, ma il Sindaco l’ha notevolmente anticipata con quella riuscitissima del crocifisso ritrovato. Un tuffo nel medioevo nei suoi tempi, nei suoi costumi, soprattuto nei suoi mestieri. E perché no, anche un sorta di messaggio con il quale il ritorno all’antico, alla tradizione ed al lavoro come passione, può ancora oggi presentarsi come un’opportunità. Ottima e riuscita iniziativa che si ripeterà anche questa settimana per chi è già andato ritornarvi per “ ritrovare” il visto ed il non visto: per chi non c’è stato è  un’occasione da non perdere.