sabato 29 ottobre 2011


EBOLI LA TRADIZIONE E'LO SCORZAMAURIELLO

Disapprovo il merchandising ed i festeggiamenti in Italia Halloween. Non per le sue origini pagane,  e tanto meno per quelle celtiche, non per il suo significato – commemorare i defunti - , né per l’evocazione di streghe e folletti. Molte di queste derivazioni sono parte delle mie passioni culturali, ma reputo che preservare, consolidare, trasfondere  le tradizioni della propria terra debba  essere una eredità che i “vecchi” devono lasciare ai giovani , perché solo tramandando salveremo le nostre radici dal contagio del lato oscuro della globalizzazione. L'esempio è ad Eboli dove si festeggia lo scorzamauriello che è  il giustapposto ai personaggi magici dell'halloween anglosassone. Lo scorzamaurillo è un il personaggio fantastico  di Eboli. La sua presenza è testimoniata dal 1400 e da allora si tramanda la sua leggenda. Quando i bambini ebolitani si comportavano male venivano intimoriti con la frase” Fa o’brav senò chiam’e o’scorzamaurielle”. Piccolo, deforme, vestito da monaco, altri lo vedevano con un cappuccio rosso , era lo spauracchio dei piccoli irrequieti.  Ma rappresentava anche il bene, la fortuna. Infatti quando si ritrovavano, inaspettatamente soldi in tasca o per terra era stato l’influsso magico dello scorzamauriello; ed anche l’essere dispettoso , quando qualche oggetto in casa si trovava spostato era stato sempre lui. Il tutto visto e vissuto in centro storico ad Eboli , che conserva ancora, per chi lo frequenta  e ci ritorna ,  il borgo magico delle favole più belle. Il 31 ottobre, in alternativa alla tradizione anglosassone della notte di Hallowen, le Tavole del Borgo, l'associazione dei ristoratori del centro antico di Eboli, propongono nei loro locali, la rievocazione della tradizione dello Scorzamauriello. Magia per magia, ha più senso festeggiare i personaggi magici della nostra Terra.

mercoledì 26 ottobre 2011

SALERNO: IL PIANETA DELLE SCIMMIE



“E’ inutile mettere semafori nella giungla se le scimmie non li rispettano. Bisogna riportare la gente a sapere che cosa è legittimo e cosa no”. La frase è del dott. Bortoletti Commissario Straordinario dell’ASL di Salerno rilasciata al Corriere della Sera. Il sindacato della CGIL FP di Salerno  replica: “ Salerno non è una giungla e i salernitani non sono scimmie”. Personalmente non crediamo che doveva venire il dott. Bortoletti a darci lezioni di legalità, come non crediamo che Salerno sia  una giungla, ma come ha detto la CGIL , ma una perla di civiltà nella Regione Campania , che stanno partecipando a distruggere,  proprio quei partiti che hanno voluto il Bortoletti a Salerno. Dubbio non vi è:  la battuta è infelice. E' infelice perché ha il sapore del mantra leghista e come tale ha sottintesi razzisti. Eppure gli ambienti dell’ASL riferiscono che Bortoletti è stato accolto con cortesia ed educazione. Queste frasi forse sono il sintomo di  stress ,  tensione, preoccupazioni, del resto la CGIL non gliene fa passare una. Un uomo esperto non fa interpretare il proprio pensiero. Comunque sia, siamo d’accordo con la CGIL. Un pensiero però ci viene spontaneo:  visto che qui Bortoletti non è venuto perché ha vinto un concorso, ma ce l’ha messo la politica, non ci stà gratis, pare percepisca circa 10.000,00 euro al mese ( soldi anche dei salernitani ), svolge  un ruolo che alla fine del mandato conferirà al suo curriculum un tassello di non poca importanza,  la macchina blu è a disposizione ma perché  “dovrebbe ledere il suo onorato prestigio “ essere il manager delle scimmie??? Forse avrà battuto la testa scivolando ...su una buccia di banana. In ultimo la battuta della CGIL che ha definito, appunto,  Bortoletti un NOVELLO TARZAN  è stata assai carina e mi ha suscitato un ricordo. Clikkate sul link

domenica 23 ottobre 2011

PDL E PD: SFIDA ALL’OK CORRAL




Dopo il colonnello Bortoletti Commissario Asl, nel mirino il Sindaco De Luca. Il consigliere Raffaele Adinolfi del PDL esibisce una deliberazione, della sezione regionale della Corte dei Conti che muove numerosi rilievi al Comune di Salerno sulla correttezza della relazione sul bilancio di previsione 2009, sui rendiconto del 2007, 2008 e 2009. Poi i manifesti blu sul sindaco “sprecone” e stamane i manifesti del PD sul malgoverno regionale su turismo,sanità e mancati finanziamenti alla nostra città. Un botta e risposta tra i due principali schieramenti. Se tutto ciò servisse per rendere pubbliche le notizie sulle amministrazioni inefficienti , in modo che la gente possa essere messa in condizione di scegliere con maggiore consapevolezza da chi far gestire i propri  soldi  poco male. Il bene è che la gente crede a quel che vede . Ed in questo momento si vede che è in corso una SPARATORIA delle migliori tradizioni western , volta ad uccidere chi non ha fatto o fatto male. Siamo alla vecchia logica dell' etichettatura del cattivo. Tutte queste energie sarebbe meglio spese se invece di preoccuparsi dell'opinione dei lettori salernitani del manifesto blu o rosso ( PDL e PD),  pensassero a lavorare perché il popolo ha bisogno di tanto, ma se la crisi aumenta sarà di tutto.

venerdì 21 ottobre 2011


BORTOLETTI O POTTERLETTI ?



In questa settimana c’è stato un vero e proprio fuoco di fila sul Commissario dell’Asl di Salerno il colonnello Bortoletti. Ne hanno parlato i giornali  a tutta pagina, nessuno escluso, ed una trasmissione televisiva a Lira TV con una diretta proprio dalla sede legale di via Nizza. Alle telecamere i sindacati ed i lavoratori lamentano mancati pagamenti, disfunzioni di strutture sanitarie, sprechi di pubblico danaro o comunque politiche di contenimento rivolte solo contro i dipendenti del comparto  ma non verso la “casta dei medici ospedalieri”( un serbatoio elettorale troppo ben protetto per poter essere attaccato). Il colonnello Bortoletti non è intervenuto. ( non possiamo riportane la replica) ma l'impressione è che ne è uscito ammaccattissimo. I politici presenti in studio a Lira TV hanno fatto solo da contorno, ma bravi tutti a sbagliare il cognome del Commissario Bortoletti – è stato chiamato Bartoletti, Bortolotti, Bartolini, Bortoletto, ci mancava solo Balotelli – ed è stato difeso solo dalla deputata regionale Longo,  anche se la tutela è sembrata così superficiale e generica che tutto sommato gli è stata più di danno che di beneficio. Da parte sua il Colonnello, il giorno prima aveva rappresentato che la situazione trovata a Salerno era disastrosa, ma  grazie ad interventi non di machete, ma di bisturi era riuscito, a riportare le finanze in equilibrio. Altro tema centrale, era piano attuativo , cioè l’impianto della nuova sanità salernitana. A detta dell’ufficiale dei CC nessuna bocciatura dalla regione, solo qualche prescrizione ; mentre per i sindacati una sonora bastonatura dell’ARSAN (l’agenzia regionale sanità). Intanto negli ambienti Asl gira un nomignolo che gli hanno affibbiato “ i suoi ammiratori” POTTERLETTI ( Harry Potter/Bortoletti) perchè è illusione e  pura magia il risanamento che il Commissario vanta. Noi vorremmo che la verità fosse una sola e speriamo che vicenda non si concluda come il film : “ I doni della morte “, cioè con DUE FINALI.

martedì 18 ottobre 2011

ROSSI (pd) CONTRO BLU (pdl): MA CHI SE NE FREGA !!!




Salerno da giorni è tappezzata di manifesti rossi e blu –i più fuori dagli spazi di affissione – dove i Blu (PDL) contestano i lavori della metropolitana incompleti per colpa di De Luca; i rossi ( PD) che i lavori non sono stati finora completati perché la Regione non manda i soldi; i Blu (PDL) che i soldi il comune li ha, ma li sperpera con il progetto luci di natale 5 milioni di euro; i rossi (PD) che la Regione non manda i soldi a Salerno però finanzia a Napoli, la coppa America di vela per 20 milioni di euro. Una battaglia di manifesti che vuole affermare che il torto o la ragione sta da una parte sola. Invece, io dico, immaginiamo i lettori: la massaia con pochi soldi che deve far quadrare il bilancio, il pensionato che non arriva a fine mese e va al mercato dopo le 12,00 per racimolare qualcosa da mangiare, anche negli scarti, l’impiegato assillato dalle rate dei mutui, il disoccupato che si sbatte e non trova lavoro, lo studente che studia senza un futuro, il diversamente abile che è stato dimenticato e lo straniero sfruttato che lavoro ma senza casa dorme sotto l’ingresso del Liceo Tasso. Politici nella migliore delle ipotesi i salernitani leggeranno commentando: MA CHI SE NE FREGA HO ALTRO PER LA TESTA!

UN FASCISTA SALVA TINTIN




In prossimità dell’uscita già annunciata del film di Spilberg su TINTIN un’altra scoperta. Hergé , come per Degrelle, ci " ricade " e fa diventare un personaggio delle storie di Tintin, Henry De Monfreid , ne I sigari del faraone, che appare nella parte di uno scaltro trafficante d'armi del Mar Rosso che salverà il reporter dal mare. Fascista convinto delle Colonie è stato uomo d’avventura, pittore, scrittore,attore,regista, playboy e tanto altro. Dopo un vita in stand-by a 32 anni inizia la sua avventura in Abissinia. Esplora il Mar Rosso dedicandosi alla pesca delle perle, si sposta a Gibuti e con un carico d'armi e lo percorre in largo e in lungo. Sopravvissuto a una tempesta si converte all'Islam. Arrestato nel 1914 uscirà di galera e tre mesi dopo,s’impegnerà  in missioni di spionaggio contro l'impero ottomano. Nel 1922 trasportando lavoratori ad Aden nello Yemen, forza il blocco inglese, iniziando la sua personale guerra con gli inglesi. Finita la I^ guerra mondiale continua i suoi traffici con l'Altair, il nuovo veliero che ha personalmente costruito, e mette a segno un colpo da maestro piazzando 12 tonnellate di hascisc contrabbandate dall'India all'Egitto sotto il naso degli inglesi. Con il ricavato compra una centrale elettrica e un mulino a Dire Dawa, in Etiopia. È il 1923 e a Gibuti arriva la giornalista americana Ida Treat che ne narrerà le gesta. Nel frattempo De Monfreid è affascinato da quel che succede in Italia e diventa un estimatore di Mussolini . Nel 1926 è  archeologo e per due anni si dedica agli scavi. Prima espulso dall’Abissinia vi rientra nel '36 grazie a Mussolini e sarà corrispondente di guerra per France Soir. Ora è una vera celebrità, in Francia viene invitato alle serate di gala e vi si presenta in smoking e espadrillas, avendo un odio viscerale per le scarpe. Nella prima metà degli anni Trenta pubblica una quindicina di romanzi e trova anche il tempo, nel '37, d'interpretare stesso nel film tratto dal suo primo libro. Nel '42 gli inglesi lo catturano. Viene rinchiuso con gli italiani in un campo di prigionia in Kenia. Quando nel '45 ne esce si ritira in una capanna alle pendici del Monte Kenia vivendo di caccia, dipingendo e scrivendo ( Hugo Pratt disegnerà le copertine dei suoi romanzi facendone uno dei personaggi nel fumetto Gli Scorpioni del deserto). De Monfreid entra nel dizionario francese e nel 1958, all'età di 79 anni, viene dato per morto quando assieme al figlio Daniel sparisce per dieci giorni nel tentativo di raggiungere le isole Mauritius su di un piccolo cutter. È ormai un arzillo ottantenne, caro amico di Jean Cocteau, il quale spingerà per farlo eleggere all'Accademia di Francia, non verrà accettato per il suo passato fascista. De Monfreid non ne fa un dramma e ultraottantenne va ancora in barca finché la morte lo coglie nel '74 a 95 anni.
Un uomo che ha vissuto tante vite in una vita sola.

venerdì 14 ottobre 2011


CINEMA SALERNO – 15 : ARRIVA TINTIN E ....DEGRELLE


Il 28 ottobre a Salerno arrivano le avventure di Tintin: il segreto dell'unicorno. Dietro il reporter Tintin ,creato da Hergé, aleggia la figura del suo discusso amico a cui si è ispirato: Léon Degrelle,. E’ chiaro che è scomodo pensare di idealizzare l’ unico non tedesco decorato con foglie di quercia da Hitler ; che da soldato semplice arriva, per solo coraggio , al grado di generale della Divisione“Vallonie”, fondatore del partito dei rexisti. Però voler nascondere nell’epoca di internet che Hergé si ispirò a Degrelle oggi non ha più senso. Dopo aver letto Militia non può non nutrirsi una misurata ammirazione per chi restò immutabile nelle sue idee, con cui si può essere in disaccordo ,ma non negare la fermezza e caparbietà con le quali le difese. Chissà , vivi entrambi cosa avrebbero pensato del film in 3D e della società liquida in cui viviamo ,( che forse Degrelle avrebbe definito “ umida” ).

lunedì 10 ottobre 2011

   INVITO AGLI 11.000 : S C R I V E T E 




Ho ricevuto diverse  mail con le quali  mi segnalano che : “ scrivo riflessioni troppo lunghe”. Sono andato a rileggere dagli albori del blog, ebbene avete ragione, anche se ultimamente ho diminuito le battute ( da ora cercherò di tenermi sulle 800 battute). Mi hanno chiesto più foto e video su Salerno perché " sono troppo poche". Effettivamente più che poche, direi non molte , se mi aiutate miglioreremo anche in questo. Pertanto, visto il numero delle visite  ho preso la decisione di aprire il blog all’esterno, per vedere cosa succede. Inviate materiale su Salerno lo pubblicherò e cercheremo di trasformare un “ blog di autocoscienza ” in un “ blog di coscienza partecipativa”. L’indirizzo dove potete inviare il materiale da far pubblicare (se volete a firma Regno di Moria ) è : salerninani@virgilio.it     
La ASL ed il Comune di Salerno :  ED IO PAGO!!!.

Non hanno niente in comune il Sindaco di Salerno De Luca ed il Colonnello Bortoletti, commissario dell’ASL di Salerno . Il primo è tale perché voluto dal popolo; il secondo dalla politica napoletana ; il primo è un decisionista che riforma; il secondo, vuoi perché , come si dice “ ha il ghiaccio in tasca” è in partenza a dicembre , non apre fronti per battaglie che scatenerebbero grosse polemiche; secondo categorie politiche il sindaco sarebbe di sinistra; il colonnello di destra ; De Luca è un civile con fare militare; Bortoletti un militare con fare civile; il I° cittadino è un meridionalista-riformista, il Commissario un “ Piemontese”. Ma se guardate queste foto ho trovato un fattore comune



La prima è dell’ASL sede centrale di via Nizza locali chiusi  domenica ore 19.05- 3° piano finestra in alto a sinistra -  luce accesa = spreco di energia elettrica. La seconda ore 9.30 via Mobilio illuminazione pubblica attiva  ore 9.30 = spreco di energia elettrica.

E’ il caso di dire: ED IO PAGO!!!

venerdì 7 ottobre 2011

Vie di Salerno:  GLI EROI DI GIARABUB

Trovo assai simpatico girare per la città e scoprire, nella toponomastica salernitana  a chi il nostro Comune decide di intitolare le proprie strade. A tal proposito scrivemmo del curioso caso di Sabato Visco , firmatario del manifesto della razza durante il periodo fascista e riabilitato dai repubblicani a cui è dedicata una strada in zona San Leonardo. Invece pochi giorni fa ho scoperto,  parlando con un mio amico, l’avv. Vincenzo Buongiorno, che a suo zio Gennaro ed altri cinque commilitoni sono state dedicate alcune strade di Salerno,  appunto via Gennaro Buongiorno. Loro erano tra gli eroi caduti a Giarabub. ( Africa. Sperduta oasi della bassa Cirenaica). L’argomento è tornato di grande attualità con l’ultimo libro di Arrigo Petacco “ quelli che dissero no” sui campi di prigionia dei militari italiani prima e dopo i badogliani , ove , in uno di questi era POW  proprio il Colonnello Castagna. Cosa accadde a Giarabub è cosa nota. Dei coraggiosi soldati  - chiamati dagli inglesi  i Mussolini's boys - resistettero a tanti inglesi per tanto tempo. C’è chi dice che l’episodio fu montato dalla propaganda fascista  ( film, canzoni libri, articoli giornalistici  finanche di Gianni Brera) ; c’è chi dice che  fu un vero atto di eroismo – e sono convinto che così fu (  Castagna raduna i superstiti di quella impari lotta e chiede a ciascuno dei militari di pronunciarsi  sulla scelta tra la vita e la morte: «Volete arrendervi?» La risposta fu unanime e decisa: «No». E nello stesso momento in cui quei ragazzi entrano nella leggenda, compiono un gesto emblematico: danno alle fiamme i loro fazzoletti bianchi). Omaggiare gli eroi è dovere delle Istituzioni e quelle di Salerno , allora, si dimostrarono sensibili. Titolare una strada, una piazza od altro significa, seppure in modo , per così dire "automatico" far conservare e rinnovare nella memoria dei posteri il loro ricordo.

lunedì 3 ottobre 2011

CAMMAROTA, CIRIELLI ED I SALTIMBANCHI


Oggi l’oligarchia politica s’indigna e denuncia la legge elettorale “ truffa” che ha in se, un difetto di rappresentanza democratica, ed invita ad una mobilitazione per abrogarla . Che facce toste - ( meglio facce da culo, scusate ma quando ci vuole) - se si pensa che tutti direttamente o indirettamente hanno esercitato il potere di “ nominare “ chi ritenevano più opportuno spianando carriere a dei deficienti, premiati per la capacità di leccare scarpe e portare borse. L’argomento è assai attuale a Salerno ed oggetto di polemica nel PDL tra Cammarota e Cirielli, dove l’avv. ricorda all’on. di aver “ (..) fondato sulla logica della nomina dall’alto tutta la sua azione politica” elencando una sequela di azioni tutte da razzolatore malfidato. Il Presidente congeda con determinazione Cammarota evidenziando che  " in un partito così grande come il PDL c’è chi va e c’è chi viene”. E' questo il problema. Non mi stancherò di sottolineare che il circo di taluna politica ha bisogno dei saltimbanchi  che artisti in acrobazie piroettano da un opartito all'altro , da una idea al suo giustapposto. E’ il "deprezzo" del consenso per l’eserciare il potere. Ed è possibile che l’avv. Cammarota se ne accorga solo adesso o che solo adesso s’indigni ? E l’avv. non ha partecipato a riunioni di nomine dall’alto partecipando alle presentazioni con applausi e dispensando strette di mano alle d’incoronazioni od ai nuovi entrati-saltimbanchi? Ammantarsi di un’aura di difensore delle libertà democratiche dopo che ci si era seduti a banchettare alla tavola del re è quanto meno di cattivo gusto. Redento l’avvocato ritorni ad essere quello che è stato, ed in parte rinnegato, proprio per esercitare e partecipare al potere, allora sì che le sue reprimende sarebbero più credibili. Un mea culpa non guasterebbe.