giovedì 14 luglio 2011

IL MIO LIBRO PER L'ESTATE 2011: Musashi di  Eiji Yoshikawa



Arrivato alla metà di luglio come diversi lettori ho un rito: l'acquisto del libro dell'estate. Le ore che si possono dedicare alla lettura in questo lasso di tempo possono essere veramente tante se si và in villeggiatura e non in vacanza- riposo statico la  prima, riposo dinamico la seconda -. Alle estati si associano tanti frammenti di ricordi , tra questi io ci metto le letture. Solo in questo periodo lascio la saggistica storica che l'unico genere letterario che prediligo e faccio un'eccezione , dedicandomi alla narrativa. Nell'estate 2010 fu Le benevole, poi fu il momento dei  WU Ming con Manituana, poi terza rilettura del Signore degli Anelli, quest'anno sarà Musashi , scritto da Eiji Yoshikawa.Wiki ci ricorda   che Yoshikawa è uno tra i più prolifici e più amati scrittori giapponesi, nonché figlio di un samurai Musashi  è un lungo romanzo storico uscito a puntate, per la prima volta, in Giappone fra il 1935 e il 1939 sull’Asahi Shimbun, il giornale più prestigioso e più diffuso in territorio nipponico. E' un romanzo ponderoso ,  più di 800 pagine,  ed i protagonisti sono gli attori di avvenimenti storici realmente accaduti e in parte adattati ad una sottile trama in grado di esprimere al meglio l’ideale di vita del ronin più famoso che la storia ricordi, appunto Musashi. Questo romanzo apre al lettore una finestra sulla storia giapponese e allo stesso tempo gli mostra l’immagine idealizzata che i giapponesi contemporanei hanno di loro. ( vedi il crisantemo e la spada). La trama è semplice  - sempre da Wiki - " Agli albori del 1600, in un Giappone nel pieno dell’età feudale, il giovanissimo Musashi Miyamoto sogna di percorrere “la via del samurai”. Rinuncia così a tutti i suoi averi per intraprendere un lungo e solitario addestramento. Percorrerà una strada irta di pericoli in continua lotta con le sue debolezze e, dopo numerose peripezie, diverrà il più grande eroe guerriero del suo paese". Musashi è stato poi pubblicato non meno di quattordici volte e ne sono stati ricavati sette film, adattamenti teatrali e trasposizioni televisive e finache un fumetto dal titolo Vagabond di  Takehiko Inoue Sensei. Insomma : Bushido allo stato puro. Questo mio tornare indietro, nelle letture e rivolgere sempre uno sguardo alla TRADIZIONE è frutto di una convizione : tutto ciò che può far evolvere il moderno deve trovare i  propri spunti  nel passato; nelle origini in un  percorso a ritroso per non dimentare le nostre radici ideali qualunque esse siano.







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