I DIRIGENTI ASL DECOLLATI
L’on. Gianfranco Valiante ( del PD) chiede al Presidente della Commissione Trasparenza della Regione Campania che il Commissario dell’ASL di Salerno riferisca, con prova documentale, sui contatti a favore della dirigenza esterna ( sono una decina e ci costano circa 200 mila euro all’anno ognuno) ; sulla situazione dei progetti vincolati( che riguardano delle risorse inviate dalla Regione per porre in essere specifici progetti-salute – cancro del colon retto, cervice uterina, prevenzione neoplasia prostatica,cure domiciliari , progetto Lakesys) i cui finanziamenti non si sa che fine abbiano fatto ( sono circa 20 milioni di euro ad ex ASL; sulla assunzioni di personale a tempo determinato ( ne girano circa 200 in tutta la ASL molti pagati con i fondi dei progetti che pare esistano solo “ virtualmente”) . E comunque Valiante farebbe capire che il Colonnello deve riferire su questi ed altri casi similari , per amore della verità e per far si che le risorse economiche non vengano distratte per fini diversi dalla tutela della salute dei cittadini salernitani. Orbene tutte le distrazioni di bilancio, gli sprechi posti in essere sulla dirigenza, il caos che regna sui progetti CIPE , insomma tutto il disastro finanziario lo si deve ai manager dell’ASL di Salerno del centro- sinistra, per intenderci: dal napoletano Ateniese passando per il Prof. De Simone. E questo l’on. Valiante dovrebbe saperlo molto bene, anche perché fa parte di tale schieramento politico e ne faceva parte ai tempi di Bassolino, nel cui periodo non ricordo che abbia mai chiesto medesimi lumi. Ed allora ora bisognerebbe avere il coraggio, e questo è alla portata del Colonnello Bortoletti di “ scoperchiare la pentola” con l’attenzione che quelli che gli forniranno le notizie sugli sprechi, sono coloro che hanno da decenni partecipato al banchetto del centro-sinistra, anzi molte volte ne erano le portate. Omissioni, difficoltà tecniche, confusione amministrativa saranno tante le scuse che accamperanno per non far emergere le magagne perché è’ impossibile essere carnefici di se stessi. E come se sul piatto di Salomé nel dipinto del Caravaggio , la testa tenuta per i capelli dal boia non fosse quella del DECOLLATO , ma la sua.