IDENTITA' E DISCRIMINAZIONE
Sulle nostre spiagge non si può non restare colpiti dalle ondate di Vu comprà – in gran parte extracomunitari che vagano senza sosta in cerca di acquirenti. Si stia leggendo, si stia mangiando non mancano di invitarti all'acquisto- alcuni con garbo ,altri meno - , ieri ne ho contanti 15, dico quindici. I bagnanti infastiditi commentano, con espressioni ai limiti del razzismo, anche se fondamentalmente sono sicurissimo, che in loro non vi è alcun vero e proprio sentimento xenofobo.
Io credo che il problema sia sempre lo stesso il rapporto tra Identità e Discriminazione. E’ necessario difendere il principio differenziale dell’identità, come costitutivo dell’essere umano e della vita sociale. Oggi si rincorre in modo convulso la ricerca del particolarismo e si difende caparbiamente il proprio profilo identitario da presunte contaminazioni che ha i caratteri tipici del sintomo di una patologia, eccedendo per errore. Una società salda nei suoi principi e nella sua fisionomia culturale ed etica non teme l’incontro con le altre culture, ed è anche in grado di accogliere – in misura e tempi ragionevoli – gli stranieri, poiché non li avverte come capaci di esercitare una forza tale da favorire la dissoluzione della cultura ospitante. L’atteggiamento xenofobo scambia l’effetto (la difficoltà di integrazione) con la causa (la crisi di identità del Paese ricevente), andando alla ricerca di soluzioni semplificatorie e brutali, se pur efficaci sul piano di una disorientata opinione pubblica. E se invece riflettessimo sul fatto che : “Ogni volta che c’è crisi dell’identità, si cerca un capro espiatorio?”.
secondo me il vu cumprà si guadagna da vivere.Però certe volte si dimostra troppo invadente nei confronti della gente.Le condizioni di vita di questa povera gente sono precarie, per cui bisognerebbe ospitarli avendo le condizioni necessrarie per farlo.
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