martedì 28 giugno 2011

VOCI DI SALERNO FUORI DAL CORO


Cirielli e De Luca si compattano sui rifiuti. Cirielli definisce irresponsabile il comportamento della Lega e la tolleranza del PdL rispetto a questi argomenti e dichiara  di accogliere l’invito dell’onorevole Mario Landolfi che ha chiesto alla delegazione dei parlamentari campani di astenersi dal voto la prossima settimana in segno di protesta. Altrettanto De Luca,  che richiama il governo ed i governi passati, anche del centro-sinistra, alle proprie responsabilità senza tirarsi indietro nei giudizi taglienti e sprezzanti per taluna classe politica. Un vero e proprio " passaggio al bosco" come teorizzato da Ernst Jünger  ( Il Waldgänger). Parafrasando  essi esprimono " una strategia di resistenza che richiede molto coraggio, una capacità di decidersi, di distacco dalle opinioni e dai luoghi comuni, come dalla rassicurante confortevolezza dagli automatismi di cui è fatta la vita quotidiana. Di fronte al volto terrifico dell'uniformità  e della cancellazione di ogni differenza, affermano  la propria singolarità rispetto al pesnsiero conforme. Interpretano  la libertà, del singolo cittadino. Si sottraggono  alla tirannia dei dati di fatto e prendono  la via del bosco, sapendodi inoltrarsi per la via più difficile. Forse procederanno da soli ed esecono dal recinto ,  fuori  dalla cerchia delle mura che proteggono l’abitato con le sue abitudini e i suoi abituali ordinamenti, dismettendone l’habitus, per muovere passi in un terreno ancora vergine, e proprio per questo quanto mai insidioso”. La politica della " voce fuori dal coro" , la politica , che risolve i problemi dei cittadini.


domenica 26 giugno 2011


IL TESTAMENTO OLOGRAFO DEL CS BORTOLETTI DELL'ASL DI SALERNO


Con la deliberazione n. 593  del 22/6/2011  è stato approvato dal Commissario Straordinario dott. Bortoletti  il bilancio consuntivo dell’ASL di Salerno per l’anno 2010. Nel provvedimento si dice che la sanità salernitana provinciale ha un debito da conto economico di  244 milioni di euro e dal 2010 ad oggi senza tema di smentite, credo sia in mobilità ascendente. E’ una deliberazione “ strana”, perché dovrebbe cristallizzare la situazione economico –patrimoniale dell’Asl al 2010 però è farcita d’incisi relativi a ciò che il colonnello sta per fare, di ciò che dovrebbe fare e non riesce – MAI PER SUA RESPONSABILITA’ - ; di ciò che andrebbe fatto ma non si può fare; e di difficoltà che tra l’altro non riguardano la ASL vedi le Gestioni di Liquidazione che di diritto dipendendo dalla Regione. Mi sembra  il percorso logico di Caldoro sulla spazzatura in nuce “ NON E’ COLPA MIA E NON POSSO FARCI NIENTE”. E così il nostro bilancio d’esercizio “ con le stellette” ci ricorda   che la situazione è disastrosa, sarà difficile se non impossibile migliorarla, vi sono troppi problemi creati da altri e attualmente incancrenitisi  di inimmaginabile soluzione .  Se può essere di consolazione c’è anche il Collegio Sindacale che da tempo ha ricordato all’Asl, che le finanze sono una vera Caporetto( come se non avesse le sue responsabilità quale organo dell’ASL). Di poi nella deliberazione non mancano le sculacciate a taluna dirigenza .  La verità è che per metterla sul tecnico più che un provvedimento amministrativo, questa deliberazione  mi sembra un testamento olografo , ne ha tutte le caratteristiche: contiene  le volontà del testatore espresse liberamente, rispetta un rigore formale e si  desumono  le sue reali volontà liberamente manifestate ,  è  scritto per intero, datato e sottoscritto di mano , sempre del  testatore. Quale  de cuius (hereditate agitur)  lascia quale  massa ereditaria  una  sanità salernitana più malata dei malati. E mi viene in mente il poemetto grottesco di Henri Cazalis che ispirò la Danza Macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns. Andate a leggere il testo in rete è UGUALE, dovete solo impersonare gli scheletri con i cittadini salernitani,  con la differenza che quest'ultimi non rientrano al canto del gallo.

venerdì 17 giugno 2011


IDENTITA' E DISCRIMINAZIONE

Sulle nostre spiagge non si può non restare colpiti dalle ondate di Vu comprà – in gran parte extracomunitari che vagano senza sosta in cerca di acquirenti. Si stia leggendo, si stia mangiando non mancano di invitarti all'acquisto- alcuni con garbo ,altri meno - , ieri  ne ho contanti 15, dico quindici. I bagnanti infastiditi commentano, con espressioni ai limiti del razzismo, anche se fondamentalmente sono sicurissimo, che  in loro non vi è alcun vero e proprio sentimento xenofobo.
Io credo che il problema sia sempre lo stesso il rapporto tra Identità e Discriminazione. E’ necessario difendere il principio differenziale dell’identità, come costitutivo dell’essere umano e della vita sociale. Oggi si rincorre in modo convulso la ricerca del particolarismo e si difende caparbiamente il proprio profilo identitario da presunte contaminazioni che ha i caratteri tipici del sintomo di una patologia, eccedendo per errore. Una società salda nei suoi principi e nella sua fisionomia culturale ed etica non teme l’incontro con le altre culture, ed è anche in grado di accogliere – in misura e tempi ragionevoli – gli stranieri, poiché non li avverte come capaci di esercitare una forza tale da favorire la dissoluzione della cultura ospitante. L’atteggiamento xenofobo scambia l’effetto (la difficoltà di integrazione) con la causa (la crisi di identità del Paese ricevente), andando alla ricerca di soluzioni semplificatorie e brutali, se pur efficaci sul piano di una disorientata opinione pubblica. E se invece riflettessimo sul fatto che : “Ogni volta che c’è crisi dell’identità, si cerca un capro espiatorio?”.



domenica 5 giugno 2011

OPERAZIONE FRATELLI

Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca si è recato IL 2 GIUGNO a Verona per una visita istituzionale all'amico e sindaco di Verona Flavio Tosi, l'esponente leghista che mai ha fatto mistero della sua ammirazione per il supersindaco di Salerno. Molti cittadini veronesi, si legge in una nota stampa del comune di Salerno, si sono avvicinati a De Luca complimentandosi con lui e la città per gli straordinari risultati raggiunti nel campo dell’ambiente, della trasformazione urbana, della qualità della vita. Il sindaco di Salerno ha partecipato al dibattito "Federalismo, Nord e Sud a confronto" tra due esperienze amministrative con la comune esigenza di difendere e rafforzare il sistema delle autonomie locali.Orbene abbiamo la prova provata che la barriera, invalicabile, che si è eretta tra De Luca e Cirielli non è ideologica – ammesso che esista ancora in politica l’ideologia come abbiamo già scritto – visto il presente, ma soprattutto il passato politico di Flavio Tosi ( lo hanno etichettato fascista convinto, nazionalsocialista, razzista ed anche un po matto). Da salernitano pretendo che le due massime autorità COMUNALI E PROVINCIALI, responsabilmente dialoghino , perché i problemi di Salerno sono anche i problemi del territorio salernitano provinciale. Perché la congiuntura , gli attacchi alle finanze salernitane, gli ostacoli derivanti dalla difficoltà di dialogo con la Regione e con Roma possono essere MEGLIO RISOLTI con una sinergia governata da impersonalità attiva ( cito salerninani) dove non è importante: “ Chi fa, il bene del territorio , ma per chi si fa – Salerno e Provincia-. Non vi sono ragioni e giustificazioni il dialogo e la collaborazione tra comune e provincia deve essere il vero “ NUOVO PROGETTO”.

giovedì 2 giugno 2011

2 GIUGNO : DUE VERITA'.
Oggi 2 giugno si polemizza se sia solo la festa dei partigiani od anche dei soldati di Salò – i repubblichini - . Poi si associa alla polemica, la proposta del PdL di abrogare la norma che impedisce la ricostituzione del partito fascista ; ed ad essa si associa la tessera ad honorem di partigiano dell’ANPI al presidente Napolitano; sugli scaffali delle librerie continuano ad andare a ruba i libri di Giampaolo Pansa che, da comunista, solo lui ha potuto alzare il velo su alcuni crimini dei partigiani tenuti nascosti per più di 60 anni. Io dico dall’una parte e dall’altra alziamo la maschera e per questa festa vi riporto il pensiero dei reduci di Salò e dei partigiani e mi chiedo: " Sarà stata celebrata questa festa il 2 giugno perchè le verità di quel periodo sono 2?"
RSI : “Ma quando arriveranno gli "amici" cioè gli Italiani a comprendere che quei Caduti sono morti per dare ad una Italia prostituitasi allo straniero uno straccio di dignità, un sussulto di orgoglio, un esempio di fede e di coraggio? Quando verranno I presidenti di questa repubblichetta di finti patrioti a inginocchiarsi sulle lapidi dei nostri caduti, i caduti che da El Alamein, a Castel di decima hanno lasciato una scia di sangue purissimo, un esempio di onore e gloria che nessun altro martoriato popolo ha mai lasciato. Su quei pochi avamposti a sud di Roma, mentre la plebaglia si apprestava a plaudire, ad osannare i conquistatori e a vendere le proprie mogli e figlie alla arroganza dei vincitori, un pugno di eroi preferiva dare la propria vita anziché vedere lo scempio di tutto ciò in cui credevano e che amavano: l'Italia! A quelle lapidi dovremo continuare ad andare per indicare ai figli e nipoti la vera via della salvezza, la via dell'Onore!”
ANPI : “ Non c’è una data che stabilisca quando la resistenza iniziò. Come scrisse Piero Calamandrei, semplicemente, «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini». La lotta partigiana in Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo con la violenza e la persecuzione aveva tentato di stroncare con ogni mezzo. Cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici, trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della democrazia e della libertà. È in quella scelta che si trovano le radici dell’Italia repubblicana. È grazie a quella scelta, infatti, che venne a costituirsi il Comitato di Liberazione nazionale che dopo la cacciata dei nazisti e del fascisti fu la culla per il primo parlamento democratico e la fucina feconda della nostra Costituzione.”
I CINQUE TIBETANI
L'antico segreto della fonte della giovinezza. Questo è il mio consiglio. Girate in rete e troverete il modo giusto per eseguirli. Contro i forzati del fitness e del body building, dei runners di tutto ciò che è modernizzato , vi propongo una vecchia ricetta , un'antica formula lamaista tra storia e leggenda. 15 minuti al giorno per evitare di ridicolizzarsi come i " tipi da spiaggia".
I
TIPI DA SPIAGGIA
Centri estetitici affolati, palestre assediate, gente impazzita che corre ai ritmi più impensati sul lungomare,ciclisti che sfrecciano come controfigure di Contador. L'avranno intuito tutti è iniziata la prova costume. Non lo sport per lo sport o la cura del corpo come raggiungimento di benessere, ma l'incipit è : " Bisogna essere belli, sodi ed in forma ". Non si può certo andare in spiaggia con pancette, pancioni, maniglioni, salvagenti, culi flaccidi e seni sgonfi. E' imperativo che ci guardino e dicano.. accidenti come stai bene sei proprio bellissima/o. Certo a chi non fa piacere sentirsi fare un complimento del genere, il problema che dopo una certa fascia d'età dico tra i 50 ed i 60 la rincorsa ad un complimento del genere ha del patetico e se te lo dicono stanno prendendoti per il culo. Il tempo passa e non si può pretendere di concorre con 18enni, 20enni e 30entenni palestratissimi se non già ritoccati-plastificati. E' inutile si corre il rischio di coprirsi di ridicolo ed in spiaggia ancora di più. Li vedevo stamattina mezzi nudi che correvano sulla battigia con mongolfiere ventrali traballanti oppure sull'asciugamano a fare addominali per 20 minuti, fatti male e mai fatti prima, per poi addormentarsi esausti ed abbrustoliti e pronti a lasagne e parmigiana; o novelli Xavi e Messi con cross, dribbling e tant'altro conviti di essere a Wembley ed invece erano a Paestum. Di questi personaggi tanti, anzi tantissimi. E se invece ci piacessimo così come siamo e passeggiando in riva al mare con "ritmo bradipo" leggessimo un libro, ascoltassimo musica o chiaccherassimo amabilmente con un amico/a scambiandoci le impressioni sulla vita che passa e sull'attimo fuggente. Insomma altro tipo di palestra quella che non si vede scolpita sul corpo , ma che non sfiorisce con il tempo.