giovedì 16 dicembre 2010


Salerno e i firmatari del MANIFESTO DELLA RAZZA
Tra i vantaggi che ci sono di girare ESCLUSIVAMENTE in bicicletta per Salerno è quello di poter osservare quello che ti circonda con estrema calma e senso di contemplazione, però questa mi è sfuggita e me l'ha segnalata Mauro che ha scoperto che nei pressi del GS zona san leonardo c’è una traversa intitolata a Sabato Visco . Molti diranno e chi è ? Beh , scopriamolo insieme. Sabato Visco nato a (Torchiara, 9 aprile 1888 – Roma, 1º maggio 1971) è stato un fisiologo e politico italiano, illustre nutrizionista. E fin qui tutto bene poi si scopre che fu uno dei sostenitori della politica razzista in Italia durante il regime fascista. Che i suoi successi accademici furono legati all’aver partecipato all'impresa di Fiume, e successivamente deputato fascista. Nel 1931 fu nominato professore ordinario di fisiologia generale nell'Università di Roma, succedendo a Giulio Fano, fu poi preside della Facoltà di Scienze dell'Università di Roma, segretario del Comitato Biologico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, fondatore (nel 1936) e direttore dell'Istituto Nazionale di Biologia (attuale Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei/Accademia d'Italia. Il Magnifico Visco svolse un ruolo di primaria importanza nella politica razziale del regime fascista: fu primo firmatario del «Manifesto degli Scienziati razzisti» (15 luglio 1938). Partecipò alla fondazione della rivista La difesa della razza . In un intervento alla Camera, nella primavera del 1939, Visco dichiarò che l'università italiana perdeva i docenti ebrei «con la più serena indifferenza», e che anzi ne guadagnava in «unità spirituale». Il 4 gennaio 1946, a fascismo finito, una commissione di epurazione, presieduta da Benedetto Croce e Vincenzo Rivera, lo dichiarò decaduto dall'Accademia dei Lincei . Visco riottenne , poi, la cattedra di fisiologia, la presidenza della facoltà di Scienze all'università di Roma e la direzione dell'Istituto nazionale della nutrizione, grazie all'abilità nel trovare appoggi all'interno dei maggiori partiti politici italiani riciclandosi come antifascista. Per diverse ragioni sarebbe meglio togliere la titolazione della stada salernitana a Sabato Visco e forse una maggiore attenzione da parte dei comunali , non guasterebbe. Si dia una rilettura dei 10 punti apparsi sulla rivista "La Difesa della razza" del marzo 1942. 1. Le razze umane esistono. 2. Esistono grandi razze e piccole razze. 3. Il concetto di razza è puramente ideologico. 4. La popolazione dell'Italia attuale è ariana. 5. La composizione razziale dell'Italia è immutata da un millennio. 6. Esiste ormai una pura razza italiana. 7. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. 8. È necessario fare una netta distinzione tra Mediterranei, Orientali e Africani. 9. Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. 10. Nessun ibridismo deve contaminare la pura razza italiana.
Ed io mi trovo spesso a dover difendere uomini come Julius Evola proprio contro questi "CELEBRATORI"? Quanto meno Evola è rimasto coerente con il suo pensiero fino alla fine dei suoi giorni. E forse è proprio questo il problema.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.