I CAMBI DI CASACCA NELLA SANITA' CAMPANA.
Nessuno può minimamanete immaginare cosa significa lavorare in un Ente politicizzato se non è parte di quel meccanismo che si chiama sanità. Ebbene il centro-destra ha vinto le elezioni regionali con un margine di scarto che fà dedurre, per lo meno, che la gestione ultradecennale dei bassoliniani ed affini è stata ritenuta disastrosa. Che questo lo dica uno come me, od altri come me, che si sono dichiarati e continuano a farlo apertamente, censori di un sistema familistico ed amorale che aveva come obbiettivo unico quello di usare i soldi pubblici per soddisfare l'appetito dei famelici accoliti della sinistra campana - cosa che continuano a fare fino all'ultimo giorno utile prima dell'insedimento di Caldoro - non deve meravigliare. Il problema sorge nel momento in cui quest'analisi impietosa avviene proprio da chi ha usufruito dei benefici di questo sistema corrotto, da parte di chi ha votato la sinistra e da chi continua a fruire di guarentige e privilegi. Dirigenti medici, amministrativi, ex direttori generali, sanitari, amministrativi che declamano appartenza alla destra con la paura di non poter più godere dei piaceri dell'amico politico. Ma finalamente ieri dalle pagine del mattino l'on. Enzo Fasano ha detto: " Assessore Pasquino. Non ci pensate proprio lui è di sinistra ". Evvivadio, ma quanto durerà la battaglia contro i cambi di casacca ? La vinceranno i coerenti ? Se non facciamo morire l'ideologia e l'appartenza i coerenti, perché solo se non ci ritroveremo ai vertici della sanità sempre le stesse persone compartecipi carnefici dello sfascio, la politica potrà riacquistare la fiducia degli onesti e degli astensionisti.
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