La campagna elettorale per le regionali è entrata nel vivo e così i media riportano dichiarazioni, interviste, proclami dei leader dei due principali schieramenti centro-destra e centro-sinistra : da una parte Caldoro e dall’ altra De Luca . Per ora di programmi se ne parla poco, al più petizioni di principio piuttosto scontate e banali ( fuori i consulenti dalla regioni, non sprechi nelle asl, migliore gestione dei finanziamenti per le attività regionali ). E così è triste rilevare che siamo passati da una ideologizzazione( socialismo, comunismo, democristianesimo, neofascismo, proletarizzazione ) delle campagne elettorali degli ’80 e precedenti; per passare attraverso la contrattualizzazione del voto ( tra politico ed elettore ) ; per giungere ad oggi fino dove si proclama la morte dello schieramento ideologico, e si definisce demagogico qualsivoglia accordo tra elettore ed neoeletto su specifici programmi ( perché alla fine tutti si copiano dicendo le stesse cose con effetti di sovvrapposizioni deleterie per i candidati ). Ma allora quali dovrebbero essere gli elementi di analisi per indurci a scegliere un candidato , anziché un altro ? Nonostante quanto ho premesso vi sono poche alternative. Dobbiamo porre in essere un’analisi introspettiva stabilendo di votare un candidato alla presidenza regionale a seconda del proprio convincimento ideologico : come dire se ci si sente di centro-sinistra o di centro-destra. Ma per nostre regionali la confusione è imperante , in quanto ci ritroviamo un candidato a sinistra ( De Luca che semplificando al massimo si può rappresentare come ORDINE E MANGANELLO) ed un candidato a destra , Caldoro ,un socialista ex Craxiano, assai mite che si rappresenta come disposto all’ascolto, alla concertazione ed alla mediazione. Il paradosso potrebbe essere che la base del Popolo delle libertà ( ex alleanza nazionale, alternativa sociale, la destra di storace, la Fiamma et similia, i berlusconiani l’efficientisti ed intransigenti ) dovrebbero riconoscersi più in De Luca che nel mite Caldoro e viceversa , per quelli di sinistra. In questa situazione , poi, ci si mette anche il voto DISGIUNTO, che potrebbe avere conseguenze irreparabili sulla governabilità. Ma esiste la destra e la sinistra ? Alla prossima puntata.
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