giovedì 14 gennaio 2010



IL FASCISMO DI PIETRA A SALERNO Liberiamo l'arte del Ventennio dalla “ damnatio memoriae”. Spesso il giudizio storico e politico sul fascismo, da parte di taluna propaganda partitica o filosofi della politica pregiudizialmente schierati a sinistra od appartenenti alla destra neo-moderna anti-storica , involge l'architettura e l'ingegno del ventennio fascista , da reputarsi, invece,un patrimonio da valorizzare. I palazzi sul lungomare Trieste e quant'altro, sono figli dell’architettura del fascismo ed l'auspicio è che qualche autorità cittadina ( Comune, Provincia , Enti ) si decida a fare una mostra storico-fotografia sul «bello del fascismo». Un patrimonio di opere pubbliche di cui Salerno si abbellisce, fatte costruire in pieno ventennio dal podestà della città di Salerno con il placet del ministro dei Lavori pubblici del duce, Araldo Di Crollalanza. Questi edifici sono la massima espressione del bello dell’architettura fascista , soprattutto con quel corollario di palazzi costruiti in successione di fronte al mare. In questa richiesta di una mostra storica non vi sono né intenti revisionistici , né nostalgici , né vi è l’intenzione di voler proporre un'interpretazione ideologica dell'arte e dell'architettura fascista. La mostra potrebbe avere solo l’intento di valorizzare l'architettura fascista per la sua bellezza in sé , per la sua validità artistica e noi ne abbiamo un esempio nella nostra città . Sfortunatamente non tutte le costruzioni del ventennio sono come i palazzi sul lungomare ,in buono stato perché utilizzati, ma è necessaria una ricognizione per capire che cosa c'è all'interno, che cosa c'è di rilevante e che cosa di irrilevante e come obbiettivo, non secondario, dovremmo esclusivamente sforzarci di far conoscere questo patrimonio a tutti nonché salvare giò che gli enti locali hanno abbandonato. Per chi volesse avere un idea dell'architetettura fascista a SAlerno consiglio il sito: http://www.artefascista.it

giovedì 7 gennaio 2010



Di promesse non godere, di minacce non temere.

A colpi di 500 € ci si continua a baciare, si sporcano le strade con rifiuti e cacche di cane,si esercita la prostituzione etc... Da Salerno e provincia sarebbe, dico sarebbe, iniziata la linea dura rispetto alla raccolta differenziata , ai padroni sporcaccioni ed incivili proprietari di cani , alla prostituzione , agli innamorati nello scambiarsi baci e carezze in auto. Insomma c’è un po’ di tutto . Di fatto nelle strade di Salerno - per lo più – non accenna a diminuire il fenomeno del sacchetto selvaggio; per camminare sui marciapiedi , quando non ci sono macchine e moto parcheggiate, la gimkana è regola ed è necessario farla per non insozzarsi di cacca di cane ; sulla litoranea mattina, pomeriggio e sera la prostituzione è esercitata in maniera quanto mai efficiente( forse a volte ci sono più le prostitute sulla statale che vigili urbani in città ), ed in più - ad Eboli - multe salate per baci e coccole in auto nell’area del Palasele, a pochi minuti dal centro della cittadina. Il fatto è che con questi sistemi di minacce attraverso propagande roboanti a base di politiche intransigenti a cui non seguono risultati ( strade pulite, niente cacche di cane, non più prostitute e morigeratezza al Palasele) le brutte figure diventano due. E poi, leggetevi questi diversi modi di dire sulla minaccia. • Dalle grida ne scampa il lupo. • Gente minacciata vive a lungo. • I signori che molto tuonano, poco fulminano. • La minaccia del pericolo di domani non turbi il tuo sonno di oggi. • Le minacce non rompono le ossa. • Le minacce sono le armi del minacciato. • Nessuna cornacchia morì mai per minaccia. • Non tutti mordono quelli che mostrano i denti. • Qual la minaccia, tal la paura. • Schiaffo minacciato non fu mai ben dato. • Sono i migliori nemici, quelli che prima minacciano. A voi le conclusioni.

lunedì 4 gennaio 2010

SIAMO NELLA CENTRALISSIMA VIA PAPIO ORE 20.35 DEL 27/12/2009
Che la situazione della pulizia nella città di Salerno fosse un problema irrisolto è sotto gli occhi di tutti, ma che un problema così ,come lo vedete nella foto, potesse diventare una “ SOLUZIONE “ chiaramente tra virgolette , era impensabile. Come nelle migliori favelas dove la precarietà del vivere quotidiano rappresenta la regola; dove il fenomeno dei senza tetto nelle megalopoli è diventato una emergenza , a Salerno l’amministrazione , per diversi giorni ha trovato una soluzione alternativa : non centri di accoglienza, non case ai senza tetto ma un posto letto sotto le stelle, con tanto di lenzuola e cuscino nel centro. Posto letto trasformabile in divano per ospitare , al fine di qualche bevuta amici od ospiti improvvisati per un bicchiere di vino. Tutto nel centro di Salerno a costo zero. Dove la troviamo una amministrazione più generosa di così ?